L’attentato criminale di Brindisi, i cui Blog di Enzo Di Frenna > Brindisi, l’i... Brindisi, l’identikit dei mandanti"> Blog di Enzo Di Frenna > Brindisi, l’i... Brindisi, l’identikit dei mandanti"> Blog di Enzo Di Frenna > Brindisi, l’i... Brindisi, l’identikit dei mandanti"> Blog di Enzo Di Frenna > Brindisi, l’i... Brindisi, l’identikit dei mandanti">contorni restano ancora oscuri, al di là dell’evidente rabbia mista a dolore per quanto avvenuto, fornisce un brutto spaccato dell’informazione nel nostro Paese.
Alcuni dati e delle considerazioni minime sulla giornata buia dell’informazione italiana.
Il picco massimo su Twitter è stato alle 13,20 con oltre 16mila tweet contenenti il termine Brindisi, di gran lunga inferiore l’attenzione verso Melissa Bassi con qualche centinai di mention come mostra il grafico di sintesi sottoriportato. Che la fonte d’informazione più segnalata in assoluto su Twitter sia un articolo della BBC credo sia già un primo indicatore di quanto scarso sia stato il valore dell’informazione nostrana percepito dalle persone presenti sulla piattaforma di microblogging.
L’articolo più condiviso in assoluto, secondo i dati di UAC Meter, è stato quello della pagina della cronaca locale di Bari di Repubblica con 65.678 condivisioni su Facebook, Twitter & Google+, la fonte all digital più citata – 26.625 condivisioni totali – un articolo dell’Ansa. Entrambi gli articoli hanno molto testo e importanza scarsa, o nulla, delle immagini.
Eppure tutte le edizioni online dei quotidiani non hanno esitato a saccheggiare i profili Facebook delle ragazze ferite ed anche di quella, ahimè, deceduta, in molti casi senza coprire, “pixelare”, il volto, guadagnandosi, tra l’altro, un’ammonizione scritta dal Garante sulla Privacy per averlo fatto, oltre allo sdegno del sottoscritto e di molti altri.
Sfruttando biecamente a fini meramente commerciali le tragedie non si rende un buon servizio alla comunità, ai cittadini che inevitabilmente, di riflesso, non assegneranno autorevolezza a questi media.
Come ho avuto modo di dire, non interessano le foto, interessa chi e perchè. Il bisogno è di capire non di vedere, l’informazione deve spiegare non mostrare.
Al momento della redazione di questo articolo, le cose non sembrano migliori per il terremoto di questa notte con l’informazione locale, le edizioni online dei quotidiani locali, assenti e, anche in questo caso le maggiori citazioni, oltre a quelle che arrivano direttamente dalle persone in loco, e condivisione prevalente di fonti estere, inglesi e spagnole, sulla notizia. A tutto c’è un perchè.