Ho pensato che si trattasse di un’omonimia, ho pensato che l’autore del saggio pubblicato sulla rivista Belfagor non fosse l’Arno Mayer storico marxista e professore emerito a Princeton dove ha insegnato per alcuni decenni, uno dei maggiori esperti del XX secolo sull’Europa moderna: i cui libri costituiscono dei punti di riferimento irrinunciabili per chiunque si avvicini allo studio professionale della storia. E invece, è proprio lui: quello che per i propagandisti di Informazione corretta, solo perché non condivide le loro posizioni estremiste su Israele, diventa “uno storico ebreo americano fra i meno conosciuti della corrente negazionista della Shoah”, “in Italia, per fortuna, [...] semi sconosciuto, e tale ci auguriamo continui asd [sic] esserlo”.
Più sono ignoranti, più sono arroganti: e sarebbe bastato dare uno sguardo su wikipedia per evitare questa ennesima figuraccia.