21esima puntata di “In Media Stat Virus: I Media nell’Era di Twitter” dedicata all’insostenibile leggerezza dei luoghi comuni tra informazione e disinformazione.
Lo spunto per trattare il tema, che certamente meriterebbe ben più di mezz’ora di trasmissione radiofonica, è offerto da Il Resto del Carlino che lunedì 23 marzo tra tutto quello che succede nel mondo ed in Italia sceglie di dedicare la prima pagina — ed anche la seconda e terza — a quello che definisce l’allarme drogati del web.
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Articoli dai toni deliranti che fanno un polpettone, un fritto misto di utilizzo della rete, videogames e social senza nè capo nè coda. Approfondendo si scopre infatti che il grande allarme sociale sulla questione sarebbe giustificato da uno studio del 2012 — che non si capisce come mai diviene meritevole di cotanta attenzione a tre anni di distanza — che identificherebbe per il 4.4% dei ragazzi europei, una assoluta minoranza, un utilizzo patologico di Internet.
Mentre il nostro Paese ha assolutamente bisogno di fare cultura, di favorire l’alfabetizzazione digitale, quella che è la principale testate dell’Emilia-Romagna non trova nulla di meglio da fare se non quello di generare allarmismi sul tema per concludere, al di là dei sensazionalismi dei titoli, che “In ogni caso, la ricerca in questo campo è solo all’inizio”.
Quale che sia il livello di informazione e disinformazione lo si desume, anche, dall’abbinamento che mostra lo screenshot dell’home page del quotidiano in questione che affianca la “notizia” [rigorosamente virgolettata] ad un altro tema di assoluta priorità informativa e giornalistica: la vita di un orango chiuso in una gabbia di polli.
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Nel podcast sottostante, come d’abitudine, è possibile riascoltare e, volendo, scaricare l’intera puntata.
Si ricorda che “In Media Stat Virus: I Media nell’era di Twitter” continuerà la programmazione sino a giugno e sono assolutamente graditi suggerimenti sui temi da affrontare da qui ad allora. Sul terrazzo di Radio Fujiko abbiamo allestito appositamente una piccionaia allo scopo. In alternativa è possibile interagire, anche, via Twitter utilizzando l’hashtag #imsv14 e/o menzionando i due account @pedroelrey / @radiofujiko.