Meno infortuni mortali, da nove a tre secondo i dati Inail per la provincia di Cremona nel confronto fra 2010 e 2011, come ha reso noto oggi l’Inail di Cremona. È il dato più rassicurante. Non rassicurano per niente le voci che da anni insistono sulla difficoltà di denunciare infortuni non gravi in alcune aziende. L’Inail lavora sui dati che ha. Le malattie professionali sono aumentate del 25,66% e in tutto risultano 142. È il precariato a far sentire i suoi effetti, per il bisogno di garantirsi il posto accelerando i ritmi o prolungando i tempi di lavoro o esponendosi a situazioni anche pericolose?
Non sempre è il caso di pensar male. Molti infortuni avvengono proprio per caso. Per questo le condizioni di sicurezza sono così importanti.
Diminuiscono così gli infortuni in generale e addirittura scendono sotto i 6mila, anche se la provincia di Cremona è fra le più malconce della Lombardia. Si tratta di quelli denunciati.
Gli stranieri colpiti di infortuni sono il 19%.
Aumento delle malattie professionali (+25,66%, 142 casi in termini assoluti) e
diminuzione generale degli infortuni, per la prima volta sotto i seimila.
Ma quel che stupisce è che l’agricoltura, da sempre a rischio considerati i macchinari che adopera, ha conosciuto un boom di infortuni. Caso sfortunato o segno di crisi? Da otto i pazienti sono aumentati a trentaquattro (più 325%).
Il sovraccarico di un braccio, e le lesioni conseguenti, o i danni all’udito sono i fenomeni più diffusi. In generale la nostra agricoltura non può presentarsi come un modello, visto l’eccezionale incremento degli infortuni. Ma si investe sulla sicurezza, e quindi sulla produttività e qualità del lavoro, oppure ci si approfitta e si risparmia a danno dei dipendenti?
Non si può rispondere a questa domanda, non ci sono elementi sufficienti per esprimere un parere. Non può dirlo l’Inail di certo, anche se molti si preoccupano per il venir meno delle tutele dei lavoratori a causa delle leggi-ricatto approvate dal parlamento i cui componenti ben conosciamo.
Inoltre, è andato quasi deserto un bando indetto dall’Inail di Cremona, che assegnava un fondo perduto alle aziende pronte a investire in tecnologia e forme di organizzazione del lavoro finalizzate alla sicurezza.