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Infrazione di copyright su tre libri cinesi: La Apple paga 118.000 dollari

Creato il 30 aprile 2013 da Macfordummies @MacforDummies

Sembra che i rapporti tra la Apple e la Cina in generale non siano destinati ad andare mai nella direzione giusta. Nonostante ci siano state delle vicissitudini poi chiarite, nonostante Tim Cook abbia anche inviato una lettera di scuse a nome di tutta la Apple, nonostante siano stati inviati 8 milioni di dollari e altri aiuti in favore della Cina a seguito del terribile terremoto avvenuto nei giorni scorsi, un’altra volta si ritorna ad affilare le spade. Questa volta però la Apple non è alle prese con il governo, i media o altri organi simili, bensì con una questione riguardante copyright violati. E il conto l’ha pagato la Apple.

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Ieri infatti è stata sottoposta una richiesta di risarcimento ai danni della Apple, dal momento che nella lista dei libri disponibile nell’App Store, sono stati rinvenuti tre titoli di scrittori cinesi, dimostrando quindi una palese infrazione dei diritti dei tre scrittori cinesi. Malgrado la Apple abbia fatto notare che non è stata una decisione presa in prima persona, ma l’approvazione di libri forniti da terzi, il verdetto non è stato affatto clemente, costringendo la Apple a pagare un risarcimento pari quasi a 120.000 dollari. Il non aver contattato gli autori, e il non aver fatto nulla per impedire la pubblicazione di questi tre libri, avrebbe dunque decretato l’esito sfavorevole alla compagnia di Cupertino che si è ritrovata a dover mettere mano al portafogli senza diritto di replica.

A rafforzare la convinzione di colpevolezza emanata dal giudice che seguiva il processo, è stato il nome stesso di uno degli scrittori compresi nella parte lesa. Trattasi di Mai Jia, uno degli scrittori più popolari e letti all’interno degli Stati Uniti, i cui libri figurano sempre nella classifica dei più venduti. Questo, sostiene il giudice, avrebbe dovuto fornire un segnale chiaro della situazione, e spingere la Apple a preoccuparsi e a documentarsi per tempo, anziché accettare la pubblicazione dei contenuti senza prima procedere con delle verifiche. E aggiunge inoltre che la violazione di questo copyright, e il caso in sé, rappresenta uno spunto di riflessione da tenere a mente come monito per il futuro, anche per le altre compagnie. E  di sicuro la Apple difficilmente scorderà questo caso, né con tutta probabilità cadrà nuovamente in un errore simile.


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