Magazine Diario personale
“L’uomo umilia l’altra persona, la paralizza, le strappa i pensieri e l’istinto vitale, poi le sferra un calcio. Nessun animale si comporta così. Io posso riconciliarmi coi lupi, ma non con gli uomini. Gli uomini sono inguaribilmente malati, non sono normali, ma ci siamo talmente abituati alle loro aberrazioni, che non si può più delineare l’immagine della malattia nella sua vera dimensione… La società è il più grande teatro del delitto, e noi non moriamo di malattia, ma per il male che ci ha fatto qualcuno. Ci sono parole, ci sono sguardi che possono uccidere, nessuno se ne accorge, tutti si fermano alla facciata, ad un’immagine colorata”.