Wallabies ancora una volta sconfitti ma molte ombre per l'Inghilterra.
L'Inghilterra alla fine porta a casa la vittoria e questo è ciò che rimarrà negli annali, ma l'andamento della gara dei bianchi ha lasciato molto a desiderare, fatta salva la prima linea e l'estremo e uomo della partita Brown. I meriti dell'Inghilterra sono i demeriti dell'Australia: fallosa in mischia ordinata, imprecisa nel controllo palla ed al calcio in gioco aperto.La differenza di punti si deve alle opposte prestazioni dei calciatori, impreciso nel primo tempo Owen Farrell con tre errori da posizioni non impossibili, ed altrettanto impreciso Quade Cooper nella seconda frazione di gara dove i wallabies non hanno segnato nessun punto.
Ombre su entrambe le mete inglesi, la prima nata sugli sviluppi di un'azione segnata da ben due infrazioni non viste: il piede in touch di Brown ed il passaggio in avanti di Ashton, la seconda nata da un buco creato da un'ostruzione di Hartley ai danni di Moore.
Barabba da ex-pilone avrà sofferto ancora parecchio in tribuna nel vedere la propria mischia disintegrata più volte, ma l'Australia deve registrare qualcosa anche in attacco: i backs non sono stati costantemente incisivi e sono ricorsi a troppi calci non sempre recuperati da un Folau volenteroso e micidiale in campo aperto ma quasi mai capace di passare al momento opportuno, retaggio del league.
Cooper è parso un po' meno determinante rispetto all'ultima uscita di Dunedin e Genia non ha creato spazi in avanti come suo solito.
Per Lancaster ancora molto lavoro da fare per dare un gioco ai suoi, sempre in attesa dell'errore dell'avversario e mai realmente pericolosi in gioco aperto. Deludente la gara di Yarde, mentre Tomkins e soprattutto Billy Vunipola hanno giocato molto bene all'esordio.
Omino Bialetti starà certamente facendo le proprie considerazioni in vista della partita della prossima settimana contro i wallabies, la mischia azzurra sarà un punto di forza, ma attenzione a lasciare spazio a Cummins, Ashely-Cooper o Folau.