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Ero per te come la prima lettera di un paragrafo,impegnandoti per rendermi maestosa, diventavo una C arzigogolata, i bordi riempiti di inchiostro, come quell'amore che non vedevi l'ora di darmi.Col dito seguivi la sagoma, era dolce sentirti caldo sul viso, ti soffermavi su quelle lentiggini, a volte, curioso.C'era la cura dell'inizio, e non ancora l'incuria del precipizio. C'era ancora tutto da dire e poco o niente da cancellare.Era l'ispirazione, poeta, pittore, sotto le tue dita.
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