Non tutti i terreni sono adatti a questo tipo di agricoltura. Esiste un regolamento europeo, il Reg. (CE) n° 834/2007, che disciplina produzione ed etichettatura del prodotto biologico, descrivendone le caratteristiche a partire dal campo. Il rispetto dell’ambiente è alla base di questo metodo che si avvale della naturale fertilità del suolo, promuovendone la biodiversità. A tale scopo si pratica l’antica tecnica della “rotazione” delle colture che impedisce ai parassiti di ambientarsi e nello stesso tempo sfrutta in modo più razionale e meno intensivo i nutrienti presenti nel terreno; il campo, che deve essere lontano da fonti di inquinamento o da altri campi dove si pratica l’agricoltura convenzionale, per evitare contaminazioni, può essere protetto con siepi e alberi piantati lungo il confine. I predatori naturali dei parassiti sono dei validi aiutanti e così anche alcune sostanze naturali vegetali usate per proteggere il terreno. Gli animali forniscono il letame per concimare la terra e a loro volta si nutrono in modo naturale: mangiano erba e foraggio biologico e non assumono antibiotici, ormoni o altre sostanze che stimolino artificialmente la crescita e la produzione di latte.
A dispetto della diffusione crescente della scelta del biologico, che in Italia rimane comunque un mercato di nicchia, sussistono tuttavia delle perplessità in merito alla sua sostenibilità: la mancanza di terra, i tempi lunghi di produzione, le notevoli percentuali di scarto dovute all’assenza degli aiuti chimici e i costi elevati di produzione rendono il metodo non sempre applicabile e si ripercuotono su un prezzo più alto del prodotto finito.
Attualmente sono attivi dieci organismi nazionali di certificazione delle produzioni biologiche: ICEA – Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale;BIOAGRICERT – Bioagricoop; BIOS; C.C.P.B.Consorzio Controllo Prodotti Biologici; CODEX;ECOCERT Italia; I.M.C. Istituto Mediterraneo di Certificazione; SUOLO E SALUTE;QCERTIFICAZIONI srl; BIOZERT.
Tutti i particolari li ritroviamo in etichetta dove è obbligatorio descrivere il tipo di marchio che l’azienda ha richiesto e ottenuto per poter affermare che quel prodotto è biologico, la semplice dicitura “biologico” non è sufficiente.
dr Sonia Conte
inserito da sonia.conte.90