#INNOVARE per #CRESCERE
October 18, 2012 at 2:30 PM - 5:30 PM
MADE expo 2012 - Fiera di MILANO-RHOIntervento di Dimitri Dello Buono
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Segue Testo articolo
La Pubblica Amministrazione ha vari mandati e svolge innumerevoli attività. La gran parte di queste producono, gestiscono, elaborano una gran mole di dati ed informazioni e vengono, più o meno efficientemente, gestite da sistemi ormai del tutto informatizzati.
Normalmente i dati sono immediatamente disponibili e spesso i dati e le informazioni nate per uno scopo sono anche riutilizzabili per scopi diversi, contigui, attinenti o addirittura completamente diversi da quelli per cui si è dato inizio ai processi di produzione dell'informazione.
C'e' anche da dire che esiste una profonda differenza tra dato ed informazione ed i percorsi ed i processi di produzione del dato e dell'informazione sono spesso molto complessi ma spesso anche molto semplici. I dati sono sempre alla base di qualsiasi percorso decisionale e l'informazione non può prescindere dal dato. L'informazione spesso e frutto di una elaborazione del dato e diviene dato per elaborazioni ulteriori che produrranno altre informazioni. Il tutto nel tentativo di conoscere meglio e di meglio gestire le risorse che, nella pubblica amministrazione, sono sempre più scarse e necessitano di percorsi che ne ottimizzino l'uso e la gestione.
Leggendo la definizione di conoscenza abbiamo che :
“La conoscenza è la consapevolezza e la comprensione di fatti, verità o informazioni ottenuti attraverso l'esperienza o l'apprendimento (a posteriori), ovvero tramite l'introspezione (a priori).
La conoscenza è l'autocoscienza del possesso di informazioni connesse tra di loro, le quali, prese singolarmente, hanno un valore e un'utilità inferiori.”
Questo ci induce a pensare che un momento fondamentale per ottenere conoscenza è quello della condivisione del dato e dell'informazione e che da ciò non si può prescindere.
Un sistema complesso come quello della Pubblica Amministrazione nel tempo ha tessuto una tela a dir poco “ingarbugliata” e deve, nell'ottica di razionalizzare la spesa ma soprattutto di rendere efficiente i risultati, mettere a sistema tutto quello che è possibile condividere per conoscere innanzi tutto se stesso e poi razionalizzare il razionalizzabile.
Oggi si fa un gran parlare di Spending Review perchè effettivamente la spesa in passato è stata gestita in modo del tutto inefficiente. Non mi riferisco alla spesa “contraffatta” dalla corruzione e dagli atteggiamenti loschi di molti individui ma mi riferisco sopratutto alla spesa fatta secondo le regole e le norme che risulta essere altrettanto dispendiosa ed inefficiente.
Questo semplicemente perchè non esiste un modo di controllarne i vari aspetti e di avere le giuste indicazioni che possano dare elementi di ottimizzazione per meglio prendere decisioni in merito alla sua ottimizzazione. Sinceramente non vorrei essere nei panni di chi deve, in tempi stretti e con strumenti arcaici, tentare di ottimizzare le risorse e definire un piano di Spending Review. Non sarà assolutamente epossibile fare operazioni chirurgiche a sanatoria del passato ma sono possibili solo colpi di scure su situazioni eclatanti che, per forza di cose, si ripercuoteranno su situazioni positive ce verranno stroncate insieme alla tanta inefficienza ed al tanto spreco.
Un punto fondamentale di questo processo è quindi la possibilità di condividere dati, informazioni e quindi innescare un processo di scambio prima e condivisione poi della conoscenza intesa almeno come conoscenza del passato e del presente nella speranza che serva per meglio organizzare il futuro. E' imprescindibile che oggi la Pubblica Amministrazione che fa comunque riferimento ad un unico interlocutore che è lo Stato ed il governo che lo gestisce non stia di fatto tentando di conoscere se stesso.
Oggi la tecnologia, l'informatica e la capacità di scambiare informazioni è davvero sconvolgente se paragonata a quella di solo 20 anni fa ma riflettendo sul modo con cui utilizziamo la tecnologia disponibile mi domando come mai non siamo ancora riusciti a superare barriere del tutto banali.
Sono svariati anni che nel mio portafogli porto con me la tessera sanitaria con una banda magnetica così come il codice fiscale o altre carte che i vari uffici pubblici emettono ma che non utilizzo quasi mai perchè agli sportelli ogni volta mi si chiede di compilare un modulo, spesso fotocopiato, con i miei dati e di firmarlo con la biro. Mio figlio scambia foto, video messaggi con il suo telefonino. Ormai tutti hanno in tasca tecnologia che potrebbe contenere la propria storia medica, professionale, economica e chissà quanto altro ancora ma la pubblica amministrazione non riesce a stare al passo. In questi giorni si sente dire che entro qualche mese tutti avranno una carta dei servizi che conterrà la storia anagrafica, professionale, medica e che aiuterà il cittadino a muoversi meglio negli uffici. Ed è una notizia ?
Come dire : Finalmente tutti avremo in casa l'acqua corrente, la tv e il telefono.
Non ci vedo nulla di eclatante anzi ci leggo molto di non fatto anni orsono. Queste cose potevano essere operative da 10 anni. Oggi la tecnologia permette di avere informazioni ben più spinte e dettagliate. Ognuno di noi sa perfettamente come comunicare la propria posizione, il proprio stato d'animo, cosa pensa, cosa desidera, dove andra e con chi è. Si parla di poter gestire il real time e di avere informazioni sensibili al contesto. Di discriminare nel mare informativo che ci pervade perchè la mole di dati e di informazioni che sono disponibili è talmente elevata che il problema oggi è avere solo l'informazione utile al contesto ed al momento.
Io da anni studio sistemi di condivisione e di gestione di dati ed informazioni ed ho anche applicato alcuni risultati in situazioni particolari come le emergenze e posso affermare che è possibile creare con un minimo sforzo questo connubio tra pezzi dello Stato che non si capisce, o forse si è capito molto bene, non siano stati messi a sistema prima.
Se qualcuno ha dei dubbi mi chiami pure e semplicemente con una connessione ad internet, anche da remoto, posso tranquillamente dimostrargli tutto quello che ho affermato ora e dimostrargli le mie convinzioni.