Anche l’Archilady Menabò quest’anno ha varcato le soglie dell’Auditorium Parco della Musica di Roma per la settimana dell’innovazione “Maker Faire Rome 2014″, la più grande fiera di innovazione di tutta Europa, dedicata alla creatività e al saper fare.
Interessantissima la sezione dedicata alla moda, in particolare CuteCircuit che porta gli smart clothes in passerella grazie anche alla collaborazione di AltaRoma. Sorpendente la sfilata ove la tecnologia è stata la protagonista: tutti gli abiti infatti sono stati realizzati con delle trame di veri LED da gestire attraverso delle apposite App. Ciò che si dice davvero cool. E diciamoci pure la verità, non è così che abbiamo sempre immaginato gli abiti del domani, l’abbigliamento del futuro? Pare proprio dunque di aver fatto un grande salto in avanti, in quel futuro che sembrava tanto lontano da raggiungere. Tutti esempi di abiti interattivi che integrano nuove funzionalità al confine tra moda e applicazioni tecnologiche.
A capo della CuteCircuit il duo Ryan Genz (CEO) e Francesca Roselli (Creative Director), un cuore americano ed un animo italiano che si incontrano a Londra. Qui si mescolano i loro interessi: la passione per la moda e per l’eleganza di Francesca si lega perfettamente con le inclinazioni tecnologiche di Ryan. I riferimenti artistici sono a Coco Chanel e ad Elsa Schiaparelli, in una rivisitazione interattiva e multimediale finora mai vista. Non è un caso che proprio la creazione a Hug Shirt si sia guadagnata il titolo di best invention of the year da parte della rivista Time, mentre il più grande abito LED mai prodotto – GalaxyDress – si trova in esposizione presso il Museum of Science and Industry di Chicago presso la collezione permanente.
Galaxy Dress