Joseph Schumpeter nella suo famoso lavoro “The theory of economic development” ci offre gli strumenti per capire le differenze fra questi due concetti:
- Innovazione di prodotto: the introduction of a new good – that is, one with which consumers are not yet familiar – or a new quality of a good;
- Innovazione di processo: the introduction of a new method of production, that is, one not yet tested by experience in the branch of manifacture concerned…(or) a new way of handling a commodity commercially.
In pratica l’Innovazione di prodotto riguarda direttamente l’introduzione di un nuovo bene o un servizio, condizione fondamentale per sopravvivere al mercato moderno, altamente competitivo e pieno di zeppo di prodotti poco differenziati fra loro.
Mentre l’Innovazione di Processo consiste nell’introduzione di un nuovi metodi di produzione o di distribuzione, e richiede quindi cambiamenti strutturali maggiori, i quali però consentiranno una crescita dell’efficienza nella produzione di un prodotto o di un servizio.
Proprio stamattina pensavo a come questi semplici concetti abbiano notevoli difficoltà ad essere accettati e tramutati poi in azioni concrete soprattutto dalle aziende storiche, quelle che ci sono sempre state e che pensano di esserci per sempre, quasi come se non si potesse fare a meno di loro.
Ed invece non basta mettere un “Dal 1936” per fare di un’azienda un soggetto produttivo, efficiente, competitivo, flessibile e capace di vincere la sfida del futuro.
L’esperienza e la storicità sono certamente molto importanti, ma altrettanto certo è che questo non è un mondo per vecchi
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