Harley Quinn e Hellboy
Vi propongo, di seguito, due interessanti riflessioni sullo stato di salute e l'attuale evoluzione che sta interessando il mercato dei comics d'oltreoceano.
Jimmy Palmiotti
La prima, una dichiarazione riportata da The Pulse, di Jimmy Palmiotti (co-autore, con la moglie Amanda Conner, di Harley Quinn, serie rivelazione di quest'anno), analizza l'attrazione che il fumetto sta attualmente esercitando sul pubblico femminile e sottolinea l'esigenza di un rinnovamento (di stile narrativi e generi) per andare incontro alle richieste di questi nuovi lettori.
"Quello che stiamo apprendendo è che, l'idea consolidata che le storie autoconclusive non vendono, non può essere applicata al nuovo pubblico che si sta avvicinando ai fumetti e, credetemi, la maggior parte di questi nuovi lettori è di sesso femminile. Credo che il problema attuale è che nelle case editrici ci siano alcune persone che non si guardano intorno e non provano a lanciare fumetti innovativi o che non tentano di interagire con questa nuova ondata di lettori, e provano a lanciare solo novità concepite nel modo tradizionale così come andava di moda anni fa. Gli stessi librai stanno assistendo quotidianamente a questa nuova tendenza, e io avverto che questa è la ragione per cui la Image Comics continuerà a crescere ed eventualmente arriverà a vendere più delle Big Two; a meno che queste non inizino a pensare a cosa c'è al di fuori del loro mondo e rendano i supereroi una parte dei loro piani editoriali e non la totalità della loro produzione, cominciando a guardarsi intorno e a pensare che gli stessi supereroi possano essere proposti in modalità differenti. Harley [Quinn] è un esempio, Occhio di Falco ne è un altro. Le tradizionali statistiche che associano un certo tipo di lettori ai fumetti sono ormai superate da anni. Il mercato sta accogliendo stili e aspetti diversi che sono distanti al classico "house style". Ed è davvero bello assistere a questa evoluzione".
Mike Mignola
Esigenza di rinnovamento e di puntare sulla qualità e le idee degli autori come soluzione per uscire da una crisi che da anni attanaglia il mercato statunitense anche per Mike Mignola che, nel corso di una intervista rilasciata alla rivista Playboy, dichiara:
"Ciò che rende viva questa industria sono i creatori che compiono il proprio lavoro. Una volta che cambi un costume o le origini di un personaggio un numero sufficiente di volte, quel che rimane è un corpo morto - ti stai semplicemente limitando a trasmettere su di esso scariche di energia che gli concedono una specie di rianimazione. Adesso ci sono molte più opere creator-owned, alcune di esse le guardo ed esclamo: "Questo è stato preso per una serie TV. Questo è stato preso per un film. Vuol dire che questo genere di cose vende". Il mio consiglio alle persone che ragionano così "Vorrei farlo, ma DC e Marvel pagano così bene..." è di lavorare per le grandi case editrici ma, nel frattempo, di dedicarsi almeno alla realizzazione di un fumetto personale. Non è necessario che si tratti di una saga epica di 6000 pagine. Non deve essere Hellboy! Se siete da dieci anni al lavoro, quando vi capita un incarico su una serie che odiate, concedetevi almeno di dedicarvi a un qualcosa che accenda il fuoco in voi!"