E' l'opinione pubblica che comincia a protestare in quanto ha sentore di un possibile"pasticcio" politico.
L'ex-presidente burkinabé Blaise Campooaré (foto in alto) e il presidente dell'Assemblea nazionale ivoriana Guillame Soro potrebbero, infatti, essere assolti a breve dalle pesanti accuse inconfutabili,che pendono a tutt'oggi sul loro capo.
Queste sono le notizie che circolano in queste ore a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, e non solo lì.
Campoaré, com'è noto, è accusato dalla giustizia del suo Paese di essere stato nel 1987 il mandante dell'assassinio di Thomas Sankara, suo predecessore, del quale per altro ne aveva fatto occultare il cadavere.
E di aver creato,successivamente,notevole instabilità politica nel paese per arrivare a succedergli alla presidenza del Burkina Faso.
Soro, invece, è colui che avrebbe appoggiato il recente tentativo di golpe (settembre 2015), poi fallito, a opera del generale Gilbert Dienderé.
Questi rumors, colti a volo e dalla gente comune e dai movimenti popolari, cui fa riferimento chi ha deciso d' informarsi di politica e di non più lasciar fare ai soli politici, nascono dalla notizia che il procuratore della Repubblica del Burkina Faso avrebbe prodotto una domanda di annullamento del mandato contro Soro.
Immediatamente, però, la richiesta si è saputo che è stata rigettata dal sindacato degli avvocati.
C'è , insomma, motivo di sentire effettivamente nell'aria un po' di puzza di bruciato.
Ma il neo-presidente Kaboré ha immediatamente tranquillizzato gli animi dicendo che la divisione dei poteri, cui fa riferimento la Costituzione del Paese, è una forte garanzia.
E a lui fa eco tra la gente comune il rapper Smokey, personaggio pubblico molto noto, che si dice d'accordo con il presidente Kaboré.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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