Non è difficile, in campo ambientale basta prendere spunto da chi fa meglio, se necessario anche copiare di sana pianta è ammesso! In Irlanda hanno fatto partire l’Air Quality Index for Health che mostra i livelli di qualità dell’aria in tempo reale su tutto il territorio nazionale. Ovviamente i valori con i relativi paramenti di riferimento “good, fair, poor and very poor” sono consultabili online tramite un sito internet che funziona a dovere.
Ho vissuto a Dublino per qualche anno (sembra una vita fa!) e se non mi mancano le cucine senza finestre con i fornelli esclusivamente elettrici (vallo a preparare un ragù sulle piastre elettriche!), i cibi poco digeribili, i bagni con la moquette e senza prese elettriche, invece, sento la mancanza della gentilezza degli irlandesi, della loro disponibilità a semplificarti la vita e della loro sensibilità ambientale. Già nel 2005 i supermercati, ad esempio, per disincentivare l’uso delle buste usa e getta in plastica le facevano pagare 20 centesimi di euro.
Mi rendo conto che il paragone tra l’Irlanda e l’Italia per la qualità dell’aria è poco corretto perché la verde isola è avvantaggiata a livello geografico, però nel Belpaese stiamo messi male per l’inquinamento da polveri sottili. Monitorare di continuo la qualità dell’aria su tutto il territorio nazionale, con dati sempre aggiornati in tempo reale (e non con report settimanali), potrebbe incoraggiare nel trovare soluzioni più efficaci per il mal d’aria.
Anna Simone
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