Pensieri alla rinfusa. E un’insalata di pollo.

(foto Alinari)
Intendiamoci subito. Non ho nessuna intenzione di sostenere vecchi adagi del tipo “si stava meglio quando si stava peggio” , non ci penso neppure!
Solo un paio di pensieri, che nascono di fronte ad un (bel)programma di documentari, Correva l’anno, che vedo, tutte le volte che posso.
Ieri sera si parlava di sport, di divertimenti (balli nelle balere, gite fuori porta, dopolavoro, piazze…), di vita del 1930: periodo di crisi economica, di povertà (vera), di fatiche e industriosità, di dittatura, di svaghi a poco prezzo, di cappotti rivoltati, di cibo semplice e casalingo, di economie in cucina come altrove.
Stavo cucendo un bordo colorato su un lenzuolo bianco, per ravvivarlo e riutilizzarlo, e riflettevo su come la crisi di oggi abbia cambiato le nostre abitudini e le nostre scelte, abbia ridimensionato i nostri bisogni, ci abbia fatto ripensare al nostro stile di vita.
Non voglio fare discorsi patetici o superficiali, ripeto, non ho nostalgie per un passato che (per fortuna) non ho vissuto, né tanto meno per un regime aborrito, che ho sempre condannato senza appello. E senza ma.
Penso solo che molto di quello a cui oggi rinuncio, non era necessario (e so invece, ahimè, che a molti è chiesto oggi di rinunciare anche al necessario!) e penso che la nostra società si è inventata per decenni bisogni e stili di vita che ci ha appiccicato addosso e che oggi, forse, riusciamo a scrollarci via.
Penso che lo spreco, l’eccesso, l’enormità della sproporzione tra chi butta e chi non ha, la bulimia di chi tutto consuma e fagocita ha un limite e che forse l’abbiamo raggiunto.
No, i miei pensieri non sono organizzati in limpida weltanschauung , sono così, un abbozzo confuso di percezioni, che vi lascio qui, oggi, come un cestino di albicocche, aspre e dolci, nutrienti.
Mi piacerebbe sapere da voi come questo periodo abbia influito sulle vostre scelte, in cucina e in casa in generale; se avete anche voi percepito l’ansia, ma anche la novità di un cambiamento, come avete pensato di gestirlo, nelle piccole cose di ogni giorno. Avete consigli, suggerimenti, riflessioni?

Una non ricetta, oggi: il riciclo per eccellenza. L’abbiamo davvero mangiata in tutte le salse l’insalata di pollo! E questa di oggi ne è solo una fresca variante, adatta ai primi caldi, buona da mettere nel contenitore per il Pranzo fuori, da portare ad un picnic, in spiaggia, al lavoro. Ognuno ci schiaffa quel che vuole (povero pollo!!): qui troverete zenzero, albicocche fresche, anacardi (avevo finito le mandorle!!) e limone. Niente di più! Ma è buono!
Insalata di pollo, anacardi e zenzero.

mezzo pollo arrosto, o allo spiedo (avanzato)
un pezzetto di zenzero fresco
un pugno di mandorle (o anacardi)
4 – 5 albicocche sode
un limone non trattato
basilico
olio evo
sale, pepe
Disossare bene il pollo, eliminando la pelle e gli scarti. Tagliarlo a pezzetti abbastanza regolari e riunirlo in una ciotola. Condirlo con succo di mezzo limone, la buccia grattugiata, le albicocche tagliate a spicchi, lo zenzero a fettine, qualche foglia di basilico spezzettata. Lasciarlo qualche minuto in marinata.
Sgocciolarlo, eliminare le foglie di basilico (che si saranno scurite), unire gli anacardi, del basilico fresco, olio evo, sale e pepe.
Decorare a piacere.
