Da qualche mese a questa parte, mi pare di averlo detto, sono a dieta.
Fondamentalmente, per sistemare qualcosina del mio metabolismo, provato da una tardiva diagnosi di celiachia.
La questione della perdita di peso è auspicabile e decisamente gradita.. ma per i suddetti motivi avviene piuttosto lentamente.
Come ben sanno coloro che sono costretti a seguire un regime alimentare particolare e diverso dal solito, dopo un pò ci si stufa anche perchè, vuoi per le restrizioni, vuoi per la mancanza di tempo, si finisce per mangiare sempre la solita roba.
Finchè non ti capita di inciampare in una novità che può dare una svolta al tuo percorso.
In questa novità io ci inciampai già qualche anno fà. Ora i prodotti Shirataki, perchè di questo stiamo parlando, si trovano facilmente nella sezione etnica di vari supermercati.
I prodotti Shirataki, spaghetti, fettuccine o riso, sono realizzati con una farina chiamata glucomannano che si estrae dalla radice di una pianta asiatica chiamata Konjac.
Il glucomannano e’ una fibra solubile e come tale non viene assorbita dal nostro organismo. Quando arriva nello stomaco, si scioglie parzialmente e forma un gel che ingloba i liquidi, producendo un senso di sazieta’ prolungato.
Questo tipo di pasta contiene al 100% fibre e nient’altro; niente calorie (5Kcal per 100g), niente carboidrati, grassi, proteine, glutine, lattosio, ne’ qualsiasi altra sostanza che possa essere assorbita dall’organismo.
E’ quindi un buon supporto per chi sta attuando un controllo del peso o per i diabetici e, in generale, per chi è alle prese con diete povere di carboidrati.
Non contenendo naturalmente glutine (alcuni marche sono certificate e quindi anche libere da contaminazione) è adatta ai celiaci.
Queste sono le informazione che potete trovare in rete anche voi.
Veniamo a noi.
- Il sapore.
Non ne hanno. Il che è un bene, dal mio punto di vista. Dipende dal condimento che ci mettete voi. - La consistenza.
Dipende.
Io ho mangiato gli spaghetti e il riso e mi sono piaciuti entrambi.
In commercio esite una versione “in acqua”, che è quella che si trova nei supermercati e va sciacquata e sgocciolata prima dell’uso, e una versione disidratata, da sbollentare proprio come la pasta.
Io preferisco quest’ultima, che però si trova solo nei negozi online (non scrivo il sito perchè non sto facendo pubblicità, vi sto solo raccontando la mia esperienza, ma se volete saperlo ve lo dico).
La preferisco perchè mi piace di più la sua consistenza cicciosa e a parità di peso del prodotto reidratato costa meno. Inoltre, reidratandola con il brodo o con il condimento scelto, acquista un sapore migliore.
Tra l’altro, se mentre la fate rinvenire ve la scordate sul fuoco perchè vi state facendo la manicure, no problem. Questo tipo di pasta/riso non scuoce mai.
Sul riso, poco da dire. Durante l’inverno ho fatto dei finti risotti davvero niente male e assolutamente light. Ora in estate vado a insalate di finto riso… e oggi ve ne mostro una.
- Il costo.
Nota dolente.
Ovvio che non costi come la pasta normale.
Ma già con la pasta senza glutine se la gioca.
Comprandone tanta ci sono un pò di sconti. Io faccio un ordine un pò più corposo e poi vado avanti per sei mesi e ammortizzo così. Oppure faccio un gruppo di acquisto con delle amiche.
E dopo avervi annoiato con tutte queste info, vi racconto la ricetta.. che ne dite?
Ho fatto varie versioni di questa insalata di riso e tutte molto buone, quindi anche voi sentitevi liberi di tararvi sui vostri gusti.
A parte questa che vi descrivo oggi, vi consiglio assolutamente la versione con le arance al posto del lime… era davvero speciale!
Va da sè che, se non vi interessa lo Shirataki, potete usare il riso tradizionale.
Insalata di riso shirataki agli agrumi
per 2 – 3 porzioni
1 conf. di risino shirataki disidratato (sono 50g ma reidratato corrispondo a circa 250 g)
una decina di pomodori datterini, secondo la grandezza (io avevo un avanzo di pomodorini confit e ho usato quelli)
1 lime (o un’arancia piccola)
1 cipolla rossa
una decina di foglie di menta
4 -5 foglie di basilico
sale e pepe qb
2 cucchiai di olio
olive taggiasche (facoltative)
Mettere a bollire abbondante acqua salata e farvi rinvenire in riso per qualche minuto, secondo le indicazioni riportate sulla confezione (non si tratta di cuocerlo ma di reidratarlo).
Nel frattempo preparate il condimento.
Pelare a vivo il lime o l’arancia e ricavarne fettine sottili che, secondo il vostro gusto, potrete lasciare intere o tagliare ulteriormente.
Raccoglietene il succo nella stessa ciotola.
Pulire e tagliare finemente a rondelle la cipolla e unirla al lime.
Lavare, asciugare e spezzettare con le mani la menta e il basilico.
Pulire e tagliare a metà i pomodorini.
Mescolare tutto nella stessa ciotola e condire con olio, sape e pepe secondo gusto.
Una volta reidratato il riso, sciacquarlo sotto l’acqua corrente per eliminare eventuali ulteriori residui di amido (viene usato per la conservazione) e mescolare al condimento.
Lasciare in frigo per qualche ora per far amalgamare i sapori e servire.
Nota
Ovvio che la pasta normale è un’altra cosa. Ma non potendola mangiare, o non potendola mangiare spesso, questo può essere un modo per sedersi a tavola e mangiare un primo, come gli altri, una volta ogni tanto.
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