Pagine: 400
Titolo originale: Insatiable #1
Lingua originale: Inglese
Editore: Rizzoli (BUR)
Anno di pubblicazione: Aprile 2011
Codice EAN: 9788817048446
Voto: 3/5
Una rievocazione del mito di Dracula, con il principe rumeno e la dolce Meena Harper (non so se aver giocato sul nome sia stata una scelta felice) che fanno la loro apparizione già dalle prime pagine. Tutta la storia è adattata al mondo moderno, nella capitale per eccellenza, la favolosa New York City e affronta il mito del vampiro con un po’ di ironia, riportandolo al mondo televisivo e all’attuale mania del “vampiro seduttore che non manca mai in nessuno show”. E’ scritto bene, risulta di facile lettura, a tratti ironico e divertente. Ma non è all’altezza degli altri lavori della Cabot in quanto a coinvolgimento emotivo del lettore.
Mi dispiace dirlo, perché ho adorato Meg Cabot in quasi tutti i suoi libri e non mi aspettavo di rimanere delusa e invece, un po’ di delusione c’è stata. La dote di preveggenza di Meena Harper è un originale elemento per il romanzo che guida il lettore a seguire il romanzo da diversi punti di vista ma, al tempo stesso, tutte le elucubrazioni mentali di Meena mi sono apparse noiose e hanno fatto apparire il suo personaggio un po’ debole. Tuttavia, a risollevare le sorti della storia e a rendere interessante la lettura ci hanno pensato il cacciatore di vampiri, Alaric e la simpaticissima amica vampira-svampita, Mari-Lou, che mi hanno risvegliato in più di occasione.
Altri punti a favore del romanzo sono le caratterizzazioni e le nature dei personaggi che, per quanto pazzi o innamorati, se sono “cattivi” rimangono tali e non diventano dei “babbuscioni” solamente perché un’umana in oltre un secolo si rivolge a loro con occhi da cerbiatta. Il principe vampiro rimane sulla sua decisione e, seppur innamorato, non esita a ingannare per ottenere ciò che vuole (grazie al cielo! Non è un angelo… è l’erede di Dracula!!) e la dolce Meena Harper alla fine prende una decisione e si rivela essere più sicura di sé di quanto voleva far credere. E’ ovvio che ci sarà un seguito ma, anche così, il romanzo potrebbe essere una lettura interessante, senza per forza dover leggere il libro successivo.Un altro punto a favore? Per una volta mi ha fatto palpitare molto di più l’umano del vampiro… una novità davvero gradita!Estratti dal libro.
…soggiunse Lucien, rigido. Le riempì di nuovo il bicchiere. ‘Perciò, giusto per essere sicuri. Anche se non ne hai mai incontrato uno – e queto è certo, visto che non esistono – tu non vuoi avere nulla a che fare con i vampiri?’Meena si morse il labbro e lui non potè fare a meno di notare il modo in cui il sangue vi affluiva, rendendolo ancora più rosso e succoso. ‘Detto così suona un po’ troppo pregiudizioso’ protestò. ‘Penseresti male di me, se ammettessi che non mi piacciono nemmeno i lupi mannari e gli hobbit?’