Che cosa è una "buona scuola"? Non solamente edifici in ordine, lavagne interattive, assunzioni di precari. A ben riflettere, se la scuola è ciò che sarà il paese dopo un paio di decenni. oggi osserviamo che abbiamo troppi parlamentari semianalfabeti ad esempio, spesso incapaci di esprimersi nella lingua della stessa nazione che rappresentano; che l'illegalità e la corruzione sono comportamenti entrati nel costume comune; che all'università arriva un gran numero di studenti che non sa scrivere senza errori, che non sa riassumere correttamente un testo. Segnali che per avere una "buona scuola", bisogna innanzitutto avere una idea di società e di cittadini che si vogliono formare, un progetto pedagogico che punti a valori culturali e morali. Perché la "buona scuola" tra qualche decennio ci restituisca un paese migliore, bisogna allora che non rincorra ossessivamente ogni modernità, ma si dedichi a formare le coscienze senza rinunciare alle materie quali la letteratura, le scienze, la matematica, la storia fondamentali per un corretto sviluppo evolutivo. Perché tra venti anni si possano ragigungere i traguardi e le mete di una società avanzata, bisogna che la "buona scuola", non rinunci rassegnata alla sua funzione educativa per eccessiva indulgenza e ritrovi quel sano senso del rigore e della disciplina elementi essenziali per l'ordine di domani. Purtroppo, sappiamo che nulla di tutto ciò accadrà perché in fondo, quella idea alta e forte di paese l'abbiamo smarrita per sempre...
La scuola è ciò che sarà il paese tra un paio di decenni.pdf (2,97 mb)