Me ne aveva parlato la scorsa estate una mamma con un figlio un po’ più grande della mia in seguito a un episodio accaduto al parco. Suo figlio si mette ordinatamente in fila in attesa del suo turno dopo un primo scivolo. Arriva un altro bambino, lo sposta con uno strattone e gli passa davanti. Suo figlio rimane un po’ sorpreso da questo comportamento, non dice niente. L’unica sua reazione e rimettersi in fila qualche posto più indietro. Tra l’altro mi faceva notare che, di solito, i genitori di questi bambini sono spersi nel parco, seduti in qualche panchina a chiacchierare con altri genitori o al cellulare, parlando e messaggiando.
Non volendo intervenire nelle questioni tra bambini, succede comunque che poi al rientro a casa tuo figlio si lamenti di un comportamento del genere, o ti racconti di episodi simili, chiedendoti cosa fare. E’ qui si arriva al punto, quali consigli dare?Ci sono tante possibili risposte.
- Atteggiamento depistatorio o del Bicchiere mezzo pieno: “Vabbé, dai. Comunque sullo scivolo ci sei andato.”
- Atteggiamento remissivo o del Porgi l’altra guancia. “Certi bambini sono maleducati, non capiscono che ci sono delle regole. Cerca di avere pazienza.”
- Atteggiamento colpevolizzando degli altri genitorio del Le colpe dei padri ricadono sui figli: “E’ colpa dei genitori che non gli insegnano come comportarsi. La prossima volta chiamami che ci penso io.”
- Atteggiamento reattivo o del Occhio per occhio, dente per dente: “La prossima volta tu gli dai un spintone più forte e non lo fai passare avanti per nessun motivo. Vedrai che con una gamba rotta non riesce a salire sullo scivolo.”
- Atteggiamento colpevolizzante di tuo figlio o del A’ bello addormentato nel bosco, vedi di darti una svegliata: “Ma che dormivi? Ti sei fatto passare avanti. Che non succeda più altrimenti ti riporto a casa.”
- Atteggiamento rivoluzionario o del Al mio segnale scatenate l’inferno: “Tu e tutti gli altri bambini in fila dovevate impedirgli di passarvi avanti. Se lo spingevate via tutti insiemi, se ne sarebbe andato sicuramente.”
Al di là delle battute, chi ha bambini sa che non c’è niente di più serio che rispondere a una loro domanda. Succede che a distanza di giorni, tornino sull’argomento riportandoti quanto tu avevi detto in quell’occasione.Non ho una risposta preconfezionata e che vada bene per tutti e per tutte le circostanze. Dipende dalle nostre convinzioni, dal bambino, dall’età e dalla situazione. Sono convinto, però, che si debba dare un duplice insegnamento: di rispettare le regole e di farle/si rispettare.