17 LUGLIO – Inseparabili. Questo sono sempre stati l’uno per l’altro i fratelli Pontecorvo, Filippo e Samuel. Come i pappagallini che non sanno vivere se non sono insieme. Come i buffi e pennuti supereroi ritratti nel primo fumetto che Filippo ha disegnato con la sua matita destinata a diventare famosa.
A nulla valgono le differenze: l’indolenza di Filippo – refrattario a qualsiasi attività non riguardi donne, cibo e fumetti – opposta alla determinazione di Samuel, brillante negli studi, impacciato nell’arte amatoria, avviato a un’ambiziosa carriera nel mondo della finanza.
Ma ecco che i loro destini sembrano invertirsi e qualcosa per la prima volta si incrina. In un breve volgere di mesi, Filippo diventa molto più che famoso: il suo cartoon di denuncia sull’infanzia violata, acclamato da pubblico e critica dopo un trionfale passaggio a Cannes, fa di lui il simbolo, l’icona in cui tutti hanno bisogno di riconoscersi.
Contemporaneamente Samuel vive giorni di crisi, tra un investimento a rischio e un’impasse sentimentale sempre più catastrofica: alla vigilia delle nozze ha perso la testa per Ludovica, introversa rampolla della Milano più elegante con un debole per l’autoerotismo. Nemmeno l’eccezionale, incrollabile Rachel, la mame che veglia su di loro da quando li ha messi al mondo, può fermare la corsa vertiginosa dei suoi ragazzi lungo il piano inclinato dell’esistenza. Forse, però, potrà difendere fino all’ultimo il segreto impronunciabile che li riguarda tutti…
Con questa introduzione, Alessandro Piperno annuncia il seguito di “Persecuzione” del dittico intitolato “Il fuoco amico dei ricordi”, il libro che lo ha reso vincitore del 66° Premio Strega: “Inseparabili”. Inseparabili è la storia di una famiglia che deve lottare con l’amore e il rancore, il lutto e la solitudine, fino alla resa dei conti. È un racconto verosimile, un libro splendente, ironico, emozionante.
In questo libro scrive: «Lotti tutta la vita per evitare che certe cose capitino a te. Ti crogioli nell’inconcludenza per anni pur di non ritrovarti un giorno invischiato nella gretta ferocia della competizione umana. Poi, appena ti dai un po’ da fare, persino tua moglie ti si rivolta contro. Il dato comico è che non ti odia per ciò che hai ottenuto. Ma per ciò che potresti ottenere».
Alessandro Piperno ha vinto il premio per soli due voti in più rispetto a Emanuele Trevi con il suo “Qualcosa di scritto”. Le impressioni di Piperno subito dopo la vittoria: «Sono frastornato ed emozionatissimo e ringrazio in particolare la Mondadori. La votazione è stata una battaglia dura e leale. A un certo punto, pensavo di aver perso. Questo momento è più emozionante di quanto immaginassi, è lo scudetto della mia carriera».