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Inserti Animali: Quando l'Abbigliamento Uccide il Pianeta

Creato il 10 novembre 2012 da Presa Di Coscienza @presa_coscienza
Inserti Animali: Quando l'Abbigliamento Uccide il Pianeta
Inserti Animali: Quando l'Abbigliamento Uccide il PianetaQuante volte ti sarà capitato di vedere persone camminare per strada riscaldate da quel bellissimo giaccone che avevi notato nelle vetrine di quel negozio?
Ti sei mai chiesto se quel giaccone ha ucciso qualche Animale?
Purtroppo in quanto abbigliamento siamo ancora abituati a fidarci ciecamente del prodotto finale senza porci il minimo dubbio su quale sia la Vera storia di quell'indumento.
Inserti Animali: Quando l'Abbigliamento Uccide il PianetaDel materiale con cui vengono prodotte le pellicce non c'è più molto da dire, ci si può solamente appellare al buon senso del consumatore spiegandogli che è coperto da decine di cadaveri di animali e che poi... le pellicce le indossavano i preistorici.  sarebbe quasi ora di cambiare moda; Fred Flinstone è morto da un pezzo!
In commercio esistono centinaia di capi che "mascherano" pelli e peli animali in simpatici inserti e vaporosi peluches.
Ora cercheremo di far chiarezza sugli indumenti da evitare e perchè..
Che cosa sono gli Inserti di Animale?

Inserti Animali: Quando l'Abbigliamento Uccide il Pianeta

Cappuccio in Pelo di Animale

L'industria delle pellicce è stata tra le prime a patire la crisi, provocata da moltissimi fattori. I principali responsabili sono stati gli elevati costi di vendita ed una presa di coscienza generale da parte dei consumatori, i quali consapevoli del sangue versato per produrre il loro prezioso abito evitavano a priori l'acquisto.
Sono stati così introdotti nel mercato Ornamenti ed Inserti di origine animale per un fattore prettamente economico, per il quale è nata una vera e propria "moda" che ha portato a farli indossare da persone di    tutte le fasce sociali, senza distinzioni d'età.
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Sono presenti in moltissimi capi e se solo i consumatori fossero coscienti del "materiale" con il quale sono realmente composti, pochi li acquisterebbero.
Utilizzati per produrre o abbellire orecchini, ciondoli, portachiavi, bracciali, collane, guanti, cappelli, giubbotti, cappotti, cappucci, borse, paraorecchie, scarpe, pantaloni, ecc.., gli inserti di origine animale si trovano veramente ovunque e purtroppo non è facile distinguerli da quelli artificiali.

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Borsa in Pelle con Inserti di Animale

La provenienza di questi prodotti è varia, una buona quantità fa parte di un vero e proprio "riciclo" delle vecchie pellicce, le quali vengono rivalutate da moltissimi commercianti ed industrie tessili per poi essere riutilizzate in forma di "INSERTO", ossia piccoli ritagli con cui rifinire bordi, cappucci, polsini, cuciture, risvolti, ecc...
Molto più macabra è la provenienza di altri inserti; esiste infatti un enorme e silenzioso mercato nero di pelli e pellicce provenienti sopratutto da animali domestici.
Proprio così, il soffice e vaporoso manto di cani e gatti viene brutalmente scuoiato e rivenduto come ornamento per produrre innumerevoli indumenti e gadget presenti in commercio.
Perchè vengono utilizzati gli animali domestici?
Il costo delle materie prime varia in base alla quantità in Natura ed alla facilità di "estrazione".
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Cani e Gatti sono gli animali più numerosi sulla Terra; facili da allevare e da far riprodurre, non sono soggetti a particolari malattie, non necessitano di specifica alimentazione, non hanno problemi di convivenza con l'Uomo e sopratutto non esiste alcun censimento che riesca a numerarli e catalogarli, quindi diventano soggetti perfetti per "nobili" scopi come allenamenti e target militari, stupri e sevizie, cavie per farmaci, test da laboratorio, fenomeni da circo, ingredienti alimentari, lotte clandestine ecc... ma in questo caso andremo ad analizzare meglio l'utilizzo in campo tessile.
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I cuccioli più ricercati sono quelli di cane lupo, husky, volpino oltre a tutte le razze di gatti da pelo lungo.
Per non turbare la sensibilità del consumatore finale, vengono commercializzati con pseudonimi del tipo: wildcat, housecat, special skin, asian jackal, asiatic racoonwolf , dogue of China, gae wolf, gubi, kou pi; in effetti veramente pochi penserebbero maliziosamente che quel bellissimo cappuccio è contornato dal pelo di cane o di gatto!
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I più grandi produttori e distributori di inserti di origine animale provengono generalmente dagli Stati in cui le leggi sulla salvaguardia degli animali sono MOLTO permissive, capitanati dalla Cina che da sola conta qualcosa come 1.500.000 pelli solo di volpe e procione vendute ogni anno, seguono i paesi asiatici, est europa e Finlandia; purtroppo occorre aggiungere che in Europa ed America, sempre più spesso vengono utilizzati i randagi catturati per strada o adottati nei canili e nei gattili.
In quali condizioni vengono allevati gli animali?
 
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Siccome la loro breve Vita serve soltanto per produrre inserti ed ornamenti, la loro salute e l'alimentazione sono ritenuti costi inutili quindi vengono decisamente trascurati.
Negli allevamenti le nascite sono numerose e costanti; il pellicciotto del cucciolo è il più pregiato e richiesto, man mano che l'animale cresce il suo pelo perde di valore, ecco perchè normalmente vengono uccisi e scuoiati nei primi anni di vita.
La vita di un animale da pelliccia è al limite della sopravvivenza, peggiore ancora delle condizioni in cui destavano i prigionieri nei campi di sterminio.
Appena nati, gli animali vengono subito allontanati dalla madre e per salvaguardare il valore del loro pelo, vengono rinchiusi in piccole gabbiette nelle quali trascorreranno tutta la loro breve vita.
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Come pericolosi detenuti, vengono ammassati in celle una sopra l'altra, sono impossibilitati a compiere qualsiasi tipo di movimento, persino girarsi risulta per loro difficile. Vivono tra gli escrementi i quali vanno a contaminare anche l'acqua ed il cibo ammalandoli ed indebolendoli gravemente. Essendo cuccioli le piccole zampette passano attraverso le sbarre rischiando puntualmente di incastrarsi, slogarsi o spezzarsi.
Negli allevamenti intensivi vengono volutamente lasciati al freddo senza alcuna protezione per infittire il manto e farlo crescere più velocemente.
In pochissimo tempo la piccola creatura inizia ad impazzire arrivando molto spesso all'auto-mutilazione dal nervoso e dallo stress.
Passeranno dai 6 mesi ai 2 anni imprigionati, obbligati ad assistere ai lamenti continui degli altri animali che poco per volta scompaiono dalle loro celle per lasciare il posto ad altri cuccioli.
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Piangono, si dimenano, tentano la fuga, mordono e graffiano continuamente le sbarre sperando di poterle aprire in qualche modo...
Si tratta di una delle peggiori torture che l'Uomo abbia potuto concepire per un'altra specie; imprigionati, torturati e massacrati per poter abbellire un indumento stagionale che ben presto passerà di moda. Che tristezza.
Guarda il Video e Capirai Molte Cose...

... La morte è ancora più terribile della loro prigionia...
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Soltanto pochi attimi prima di essere uccisi vengono liberati in un piccolo cortile, nel quale per un senso naturale di protezione si ammassano l'uno sull'altro per proteggersi; costretti ad assistere ad un inquietante spettacolo, attendono terrorizzati la loro morte.
Il terreno del cortile è ricoperto di sangue, gli animali scioccati si lamentano, piangono, guaiscono, abbaiano e miagolano, ma il boia imperterrito continua il massacro come se niente fosse...
Uno ad uno vengono trascinati per le zampe, tramortiti alla testa da un pesante bastone e quindi attaccati ad un gancio.
Come da copione di un raccapricciante film horror, per poter procedere più velocemente all'operazione gli vengono segate coda e zampe, dopo di che gli si sfila letteralmente la pelle come fosse un vestito, lasciandogli coperti soltanto dei propri muscoli.
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E' inutile dire che la procedura di scuoiatura è angosciante e dolorosissima e all'animale non resta che sperare di morire il più velocemente possibile.
Il corpo ancora vivo viene gettato a terra come spazzatura, occorreranno più di 20 minuti di atroce agonia prima che il cucciolo muoia dissanguato.
Secondo le normali prassi di scuoiatura gli animali non vengono mai uccisi, questo per ottimizzare al massimo i tempi di estrazione ed evitare di rovinare il prezioso pellicciotto.
Inserti Animali: Quando l'Abbigliamento Uccide il Pianeta
-E' importante precisare che in questo articolo abbiamo voluto focalizzare l'attenzione sugli animali domestici, ma la feroce mattanza comprende cuccioli di foche, volpi, procioni, lupi, cinghiali, visoni, castori, zibellini, orsi, puma, ghepardi, renne, ermellini (di questa è responsabile anche il papa)... insomma tutti gli animali da pelliccia.
Che impatto hanno le pellicce sul Pianeta e sull'Uomo?
Si può dire che per le Pellicce si piange tre volte: per gli Animali massacrati, per il Pianeta inquinato e per gli Uomini che si ammalano e muoiono .
Inserti Animali: Quando l'Abbigliamento Uccide il Pianeta
L'industria più inquinante al mondo è proprio quella conciaria, è una macchina perfetta dell'inquinamento, non esiste un solo aspetto che non avveleni.
Per impedire il processo di putrefazione della carne, le pelli vengono sottoposte a trattamenti altamente tossici sia per il Pianeta, sia per la salute di chi li indossa.
La lavorazione prevede un'ingente consumo idrico, oltre all'utilizzo di pericolosissime sostanze inquinanti quali il cromo esavalente (utilizzato per donare morbidezza ed elasticità), l'acido solforico (utilizzato anche nelle batterie delle auto), acido formico (liquido estremamente corrosivo), fungicidi, resine, solventi, coloranti azoici, ecc..
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Le sostanze utilizzate sono dannose per la salute dell'Uomo, in quanto responsabili di gravissime allergie e dermatiti da contatto.
Dal punto di vista dell'impatto ambientale i dati sono decisamente allarmanti, quindi è importante fare una veloce panoramica per valutare l'entità:
    Inserti Animali: Quando l'Abbigliamento Uccide il Pianeta
  • Consumo idrico: la quantità di acqua impiegata per la lavorazione raggiunge il 400% rispetto al peso della pelle trattata. Una tale mole è necessaria per "sciogliere" e poi risciacquare le sostanze chimiche impiegate. La possibilità di ridurre la quantità di acqua nei processi esiste, ma finchè non vi saranno leggi specifiche in campo ambientale le industrie continueranno ad uccidere legalmente...
  • Scarichi idrici: lo scarico di conceria è fortemente inquinato, torbido, putrescibile, maleodorante (a causa del contenuto di solfuri e azoto ammoniacale) e ricco di sostanze solide disciolte e sospese. La depurazione di sostanze tossiche come il Cloruro di Sodio, Solfati, Resine e Coloranti è difficile da effettuare oltre ad essere molto costosa. La soluzione sarebbe una semplice prevenzione eliminando dalla fonte l'utilizzo di questi elementi.  
  • Rifiuti: soltanto i rifiuti provenienti da lavorazioni di tipo "vegetale" possono essere riciclati e riutilizzati per l'impiego di prodotti alimentari come dadi di carne, gelatine, colla di pesce, wurstel o caramelle gommose, concimi per campi o mangimi per animali; purtroppo questa procedura è utilizzata soltanto per il 10-20% di tutta la produzione di pelli e cuoio, il rimanente è trattato con Cromo Trivalente e tutto lo scarto deve essere smaltito in speciali discariche per rifiuti tossici.
  • Emissioni atmosferiche: le emissioni gassose delle industrie conciarie sono imponenti quanto quelle solide. In particolari fasi della conciatura del cuoio si emettono nell'atmosfera agenti altamente inquinanti come l'acido solfidrico, composti organici volatili, ammoniaca, polveri sottili, vapori, idrogeno solforato, e moltissimi altri di cui sarebbe difficile persino leggere il nome... 
  • Suolo: nei terreni limitrofi alle fabbriche confluiscono tutti i tipi di rifiuti provenienti dagli scarichi, dalle falde acquifere e dalle precipitazioni di piogge acide. Le acque reflue contengono fino al 50% del cromo utilizzato per la lavorazione, quindi non è difficile immaginare la qualità delle colture adiacenti agli scarichi. 

Il risultato di tutti questi fattori comporta un naturale aumento della mortalità per entrambi i sessi in particolare per bambini ed anziani. Gli effetti si rispecchiano immediatamente sulla salute in quanto si registra un elevato incremento di Tumori ai polmoni, stomaco, intestino, fegato, Asma bronchiale, Allergie (talvolta alimentari), Dermatiti, problemi Cardiovascolari, Crisi Respiratorie.
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Il continuo aumento di malformazioni neonatali e la modifica di flora e fauna sono in stretta correlazione con l'utilizzo di sostanze altamente tossiche e cancerogene.
Come possiamo capire se un  prodotto è di origine Animale?

Per iniziare a diminuire tutto questo ciclo di sangue e morte è necessario capire meglio COME distinguere un prodotto di origine Animale da uno Artificiale.

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Non è semplicissimo distinguerli con precisione quindi sarebbe meglio evitarne l'acquisto a priori, se però non possiamo proprio farne a meno è bene valutare il prodotto sfruttando semplicemente i nostri principali sensi:
    • -TATTO: al tatto il pelo animale è morbido, vellutato, soffice, liscio, sembra di accarezzare il primo pelo di un cucciolo.
    • -VISTA: visivamente si presenta vaporoso, liscio, sembra di vedere una piuma mossa dal vento.
    • -OLFATTO: la prova del nove la si può fare prelevando un piccolo ciuffetto di peli e bruciandolo con un'accendino. Se brucia in  fretta e sprigiona un odore nauseante simile a quello della pelle bruciata e non di plastica, quel prodotto sicuramente proviene dall'uccisione di un'animale.

Dobbiamo boicottare il Made in China?
Per anni abbiamo cercato di trovare un capro espiatorio puntando il dito sulla Cina e sui paesi dell'Est, quando semplicemente rappresentano lo specchio della nostra società malata. La Cina S.p.a. risponde semplicemente alla domanda di mercato che gli forniamo. 
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§Vogliamo prodotti usa e getta a poco prezzo? - La Cina ce li procura!§Vogliamo indossare abbigliamenti originali a bassissimo costo?- La Cina ce li produce! 

Siamo noi che di fronte ad un prodotto di dubbia provenienza scegliamo se acquistarlo o no!
Non ho mai visto un cinese puntare la pistola alla testa di un Occidentale obbligandolo a mangiare un involtino primavera; di contro continuo a vedere nuove "Chino-aperture" e marchi italiani ed europei crollare come castelli di sabbia...
Persino l'I-Phone è Made in China!
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E' semplice puntare il dito contro gli asiatici quando noi stessi siamo i loro principali clienti! E' ora di aprire gli occhi all'evidenza e cercare di invertire questo circolo vizioso.
Il nemico mortale degli Avvoltoi Industriali sono i CONSUMATORI CONSAPEVOLI di ciò che acquistano, un consumatore intelligente è colui che sa che ad ogni sua Azione corrisponde una Reazione, quindi Attenzione a ciò che acquisti!
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Il Made in Italy potrebbe rilanciare una sfida agli Asiatici per una nuova produzione di abbigliamento "ECOL.SOLIDAL.ECO" (ECOLOGICO-SOLIDALE-ECONOMICO), con l'aiuto di sgravi fiscali da parte del Governo, i primi vincitori sarebbero i giovani che vedrebbero per la prima volta nuove possibilità lavorative che spazierebbero dalla progettazione alla produzione...
E perchè no?! Per una volta sorriderebbero con noi anche il Pianeta e gli Animali!
Ora che hai Preso Coscienza di quanto accade per produrre un semplice oggetto in Vera Pelle o Pelliccia, lascio a Te la libertà di costruirti un tuo ragionamento affinchè la prossima volta che ti troverai difronte ad un prodotto di origine animale, potrai scegliere in base alla tua Coscienza e non alle regole della moda.
Di seguito riporto alcuni approfondimenti che sarebbe utile leggere.
Ricorda informare anche i tuoi amici e parenti di ciò che accade dietro le quinte del mondo dell'abbigliamentoo, così da far emergere queste atroci realtà ignorate.

Inserti Animali: Quando l'Abbigliamento Uccide il Pianeta

A.L.F.

A presto...
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