Inside No. 9. Il titolo enigmatico può sembrare un inizio di una storia che ha a che fare con il numero 9 ma poi c’e’ quella parola dal significato che confonde: inside. Dentro il numero nove? I gran signori che hanno ideato questa serie tv, poi, si fanno chiamare La lega dei gentiluomini – The league of gentlemen. Una cosa è chiara: da questa serie tv possiamo aspettarci di tutto. Ed infatti, Inside No. 9 è una delle più originali serie tv prodotte negli ultimi tempi. The League of Gentlemen è un gruppo di comici britannici formatosi nel 1995 e costituito da Mark Gatiss, Steve Pemberton, Reece Searsmith e Jeremy Dyson. Sono diventati celebri per l’omonima serie televisiva ambientata nella immaginaria cittadina di Royston Vasey, da qualche parte in Inghilterra, e dei suoi cittadini eccentrici. Nel 2005 i quattro scrivono ed interpretano un film, The League of Gentlemen’s Apocalyps diretto da Steve Bendelac e prodotto dalla Universal Pictures. Inside No. 9. è una serie britannica di genere dark comedy scritta dai due membri della The League of Gentlemen: Reece Searsmith e Steve Pamberton. I due comici sono anche i protagonisti di quasi tutti gli episodi. Il primo episodio è stato trasfmesso il 5 febbraio 2014 su BBC Two. «La serie-tv andrà in onda su BBC Two e ogni settimana vedrete delle vicende in differenti abitazioni che hanno in comune il numero civico che è sempre il numero 9. L’idea era quella di mostrare cosa ci sia dietro alle porte chiuse di ogni casa. Il genere è un mix tra horror-comedy e drammatico.» spiega Steve Pemberton.
La prima stagione è compos
ta da 6 puntate di 30 minuti ciascuna e non ha un filo conduttore: sono storie di diversi generi che non hanno niente in comune una con l’altra. Ogni episodio ha per protagonisti situazioni e personaggi diversi con un’unica cosa in comune: gli eventi accadono dietro porte molto diverse contrassegnate dal «numero 9». Il punto forte delle storie sono i vari colpi di scena inaspettati con l’azione limitata a una singola stanza nel tentativo di produrre claustrofobia e maggiore intensità. L’idea si basa sul quarto episodio della serie-tv Psychoville, creata in una camera singola e girata in due lunghezze, vista come un omaggio al film Nodo alla gola di Alfred Hitchcock. «Noi speriamo sempre che ci sia un “Oh mio Dio!” da parte di chi guarda. C’e’ sempre il desiderio di spiazzare lo spettatore.» spiega Pamberton in una recente intervista. Vediamo in dettaglio le sei straordinarie storie presentate dai due autori e attori britannici.Sardines. La stagione ha inizio con una puntata ambientata interamente in una stanza da letto. Rebecca (Katherine Parkinson) e Jeremy (Ben Willbond) stanno facendo la loro festa di fidanzamento. Gli ospiti giocano il gioco “Sardines” che è una specie di nascondino in cui una persona si nasconde in un nascondiglio segreto e la prima persona che la trova deve unirsi nel nascondiglio segreto ed aspettare che giunga una terza persona a trovarli e così via. Quando tutti finiscono stipati in un armadio insieme, i loro antichi segreti e insicurezze iniziano a rivelare se stessi. Steve Pemberton in questo episodio è Carl, fratello maggiore di Rebecca mentre Reece Shearsmith è il fidanzato di Carl.
A quiet night in. Secondo chi scrive, è la puntata meglio riuscita dell’intera stagione. Durante la messa in onda sono stati molti i telespettatori che hanno definito la puntata semplicemente un capolavoro. La storia è ambientata, all’interno di una casa appartenente ad un ricco uomo (Denis Lawson) e vede una coppia sfortunata di ladri alle prese con un quadro da rubare. La coppia di ladri è composta, come si può presupporre, dai due comici Steve e Reece. La caratteristica principale che rende questa piccola storia un capolavoro è il fatto che è interamente senza dialoghi. David Chater del The Times scrive «Il più divertente, intelligente, creativo e originale prodotto televisivo che io abbia visto ultimamente – uno di quei programmi favolosi dove il tempo si è fermato e il mondo intorno a te scompare». Nel cast appare anche Oona Chaplin e mai come in questo caso la frase il sangue non è acqua è stata più azzeccata. La nipote del grande maestro della slapstick comedy, Charlie Chaplin, interpreta la compagna del ricco uomo proprietario della casa al civico numero 9. Come sottofondo musicale c’è il Piano Concerto No. 2 di Rachmaninov e la canzone Without you nella versione di Harry Nilsson. Questa puntata è assolutamente da vedere e per chi amerà questo piccolo capolavoro del silent movie si segnala che è in realizzazione un’altra serie-tv interamente senza dialoghi che si ispira a Chaplin, Laurel e Hardy, Buster Keaton, Jaques Tati e Marty Feldman: il titolo è Pompidou ed è scritta da Matt Lucas. L’uscita è prevista entro l’anno.
Tom & Gerri. Shearsmith è alle prese con un ruolo di un insegnante di scuola elementare, Tom, che vuole ad ogni costo diventare scrittore. Un senzatetto di nome Migg (Pemberton) bussa alla porta di Tom restituendo il portafoglio che quest’ultimo aveva perso. Tom per ringraziarlo lo invita nel suo appartamento ma presto diventa vittima della sua stessa generosità e Migg prende il controllo dell’intera vita di Tom. Il tutto diventa molto più complicato quando si scopre che alcuni personaggi che appaiono nella vita di Tom sono in realtà solo delle sue proiezioni mentali. Mark Jones scrive che Tom & Gerri rappresenta il clou della stagione fino ad ora con Shearsmith e Pemberton al top della forma.
Last Gasp. Jan (Sophie Thompson) e Graham (Steve Pemberton) vogliono fare qualcosa di speciale per il nono compleanno della loro figlia, malata terminale. Nella loro casa arriva così la pop star Frankie J Parsons (David Bedella) che però muore di un aneurisma intracranico mentre soffia un palloncino. L’unica cosa che rimane della grande star è l’aria all’interno del palloncino. Si cerca così un modo di far diventare quel palloncino un modo di guadagno essendo l’ultimo “respiro” di una star. La puntata non è stata accolta bene come le precedenti. La puntata, rispetto alle prime tre, è leggermente debole. Diversi momenti sublimi ma nessun colpo di scena. In realtà non va da nessuna parte e si risolve un po’ troppo semplicisticamente. Virginia Blackburn del Daily Express scrive che il concetto era “il tipo di idea che potrebbe venir in mente a due studenti dopo la sesta pinta di birra…sentendosi poi imbarazzati quando si svegliano la mattina dopo”.
The Understudy. La puntata è divisa in cinque atti. Durante il primo atto veniamo a conoscenza di Tony Warner, attore del Duke of Cambridge Theatre, impegnato nel ruolo principale di Macbeth. Rientrato nel camerino dopo lo spettacolo è visitato dal suo attore supplente Jim. Nel secondo atto entra in scena un nuovo personaggio, Laura, che è l’attrice supplente per il ruolo di Lady Macbeth e che vuole ad ogni costo far andare in scena Jim che è allo stesso tempo il suo fidanzato. Jim avrà finalmente la possibilità di esibirsi. Nell’ultimo atto vediamo Jim che è diventato un attore famoso ed ha oramai perso i contatti con Laura. La critica ha accettato la puntata in modo molto positivo. Gerard Gilbert, giornalista de The Independent, ha scritto „un ritono alla forma dopo la cilecca della scorsa settimana“ riferendosi alla puntata Last Gasp. Il Sunday Times ha definito la puntata „un’altra storia squisita“ e John Robinson per The Guardian scrive „un introito spettrale e altamente satirico sugli attori, Shakespeare e il potere”
The Harrowing. Katy è una ragazza a cui è stato dato l’incarico di badare alla casa di Hector e Tabitha mentre questi sono impegnati fuori casa. Tabitha spiega che la casa è particolare, che c’è sempre la temperatura di -3°C siccome il fratello di Hector e Tabitha, Andras, ha bisogno di questa temperatura per sopravvivere. A Katy è severamente proibito a salire al secondo piano dove soggiorna Andras che secondo la descrizione della sorella, non avrebbe la bocca. Entra in scena l’amica di Katy, Shell, che spinta dalla curiosità entra nella stanza di Andras. Tabitha e Hector appaiono improvvisamente e citando Dante iniziano a parlare dell’Inferno e in un’atmosfera macabra fanno capire agli spettatori chi sono in realtà. La critica ha definito la puntata usando parole quali gotica, spudoratamente macabra, genuinamente spaventosa, molto inquietante.
Luana Verbanac