Quando il Salone finisce è tempo di bilanci. A noi Ma dobbiamo pur trarre delle conclusioni su questa edizione. Dunque sarò io a farlo, il Buon Benny, dato che il vostro odiato Mozzo si sta sollazzando coi gadget gratis ed è troppo impegnato a scoprire un nuovo mondo sul portale di Scriptomanti, affamati di Focaccelle e assetati di Geronimo Stilton. Ginger, non interessano le banali statistiche da quotidiano. Ci importa poco del numero di visitatori, delle conferenze da record e del numero di copie vendute da questa o quella casa editrice.
The Stand! Questo è lo speciale conclusivo degli Scriptomanti sul Salone del Libro 2015.
Durante l'ultimo giorno della fiera perfino il Mozzo era in grado di orientarsi, riuscendo a non confondere il padiglione numero 2 con la segreteria operativa.
Avrete quindi capito che alla fine della kermesse, i vostri blogger preferiti avevano racimolato un numero di chilometri nei piedi e di visite nelle location delle varie case editrici (ma non solo!) davvero non indifferente.
I due si quindi guardati.
Sono stati distratti da una ginger di passaggio.
I due si sono nuovamente guardati.
E all'unisono hanno esclamato: "Scriviamo uno speciale sugli stand!"
Non è andata proprio così, ma ci piace essere epici.
In fondo, non credete mai a uno Scriptomante quando vi dice qualcosa. Per esempio, non badate mai alle chiacchiere e alle lamentele del Mozzo. Qui dentro, checché se ne dica, faccio tutto io, il Buon Benny: gestisco gli account sui social network, cerco nuove fonti di reddito, scrivo la maggior parte dei pezzi, creo hashtag, mi occupo della grafica e, come se non bastasse, devo anche fare public relations!
Non concedete la vostra fiducia a un individuo che si reca agli incontri di Geronimo Stilton per baccagliare.
Ecco i voti, da BIG NONO! a un massimo di cinque, degli Scriptomanti agli stand delle case editrici (ma non solo!), espressi - udite udite! - in calamai (perché siamo dei nostalgici). Se siete proprietari di una casa editrice ma il suo nome non appare qui sotto, significa che non avete colpito la nostra scriptomantica attenzione.
Non ci fanno entrare perché è risaputo che gli Scriptomanti sporcano in giro.
(Arcana, Castelvecchi, Elliot & Company)
Stand ctonio, in cui ci si può addentrare. Intrigante e, ovviamente, femminile.
Non ci piacciono i libri in gabbia e poi non abbiamo visto delle dipendenti adeguate (o elevate?).
Alla Hacca è stato rubato l'incasso il terzo giorno (bignono). Bellissime come sempre le copertine.
Ci piacciono parecchio gli stand a isola, quelli da circumnavigare. Questa è una bella isola.
Bellissimo stand, pare l'angolo di una appartamento arredato con gusto. Inoltre, bei libri.
Peccato che fosse così nascosto alla vista. Ero sicuro che il Mozzo ci avrebbe lasciato il portafogli e invece...
Si schiatta di caldo. Zero sconti. Ma che ci andiamo a fare allo stand Mondadori?
Noi Scriptomanti abbiamo un debole per le fascette e l'autoironia non voluta di questa casa editrice.
Stand per gli amanti del cartone e dell'open space. Design, Linus, Snoopy e Dinosauri. Approved.
Freddo artico alla casa editrice dai libri stretti. È mancata soltanto la vodka.
Il Benny ha un debole per i libri della SUR ... e poi lo stand è fantastico. Promossi!
E i fantastici sconti dello scorso anno dove sono finiti? Eh? EH? Le feste non ci bastano!
Stand itinerante e soddisfacente. Il Mozzo viene stregato dal 15% di sconto e muove all'attacco...
In cinque giorni non ci siamo mai entrati. Che sbadati...
Si tratta dello stand degli interrogativi. Dove diavolo hanno messo i DVD?
Il Buon Benny ha una grande stima per voi. Un po' meno quando non fate sconti.
Post-it per il Mozzo: fanno guide turistiche.
Probabilmente uno degli stand più brutti dell'intero Salone.
Tanti bei libri dal lontano oriente. Sempre affascinante.
L'eleganza di Neri Pozza non si batte.
Mai piaciuto il nome, ma lo stand è piacevole e colorato. E poi ci sono i libri in lingua.
Star Wars, Disney, Topo Tip. Ebbasta!
L'inferno in Terra. Ressa. Sudore. Sangue. Le casse che danno sull'esterno dello stand è una scelta scellerata che gli Scriptomanti non capiranno mai.
Libri disordinati. Pareti rosse che sono un pugno nell'occhio. No. Non va.
Libri interessanti. Autori pure. Purtroppo manca je ne sais quoi.
Altro stand a isola piuttosto accogliente e variegato!
Lo stand preferito del Mozzo. Uno stand che in realtà non è nemmeno uno stand. E' di più. Non contiene libri MA uomini che parlano. Aspettate un momento. Contiene uomini. E' cavo. Oddio. Ma è un SIMBOLO DEL FEMMINEO! PER CERERE E TUTTI I MISTERI DI ELEUSI. Prostratevi!
C'è bisogno di commentare? Sono 35 euro. Come, scusi? Entrare nello stand costa 35 euro. Ah.
Patria del Camilleri nazionale, ecco Sellerio, la casa editrice blu navy. Ci piace.
Ottimi sconti. Ottimi libri. Ottima casa editrice.
L'agnello che sta per essere divorato dal lupo. Rizzoli ci segue su Twitter, quindi ricambiamo (come vedete, è molto facile ottenere favori dagli Scriptomanti ... spero che le ginger siano in ascolto).
La gigantografia di Camilla Läckberg vale tutti e quattro i calamai.
Non ci hanno regalato i palloncini.
La casa di Michele. Tanti cuoricini.
Sotto il punto di vista architettonico è lo stand più avvenieristico. Una gran bella torretta bianconera.
Il logo si stacca più volte. Deve intervenire l'addetto con la spara-graffette. Simbolismi?
Il gigantismo della rete nazionale non ha eguali. Quest'anno non abbiamo visto ospiti ubriachi. Peccato.
Uno spazio austero ma accogliente. Ci è piaciuto? YA! Ci siamo fermati? NEIN!
Guarda, Fabbo! Una ginger! Fabbo? Ma smettila di ingurgitare una focaccella dietro l'altra!
Non abbiamo ancora ben capito di che cosa si tratti. Sembra vagamente uno yogurt. I guasti all'impianto audio ci tengono alla larga.