“È come se l’Universo volesse vedere quanto posso piegarmi prima di rompermi.”
“Allora l’Universo si è messo a combattere con la persona sbagliata.”
Trama semiseriaUna giovane coppia finisce nel dramma quando il loro figlioletto finisce in coma. Ma i medici non sanno che cos’ha perché non è che sia proprio in coma. È semplicemente da un’altra parte…Fine delle anticipazioni, il resto scopritelo da soli e fatevela sotto alla grande!
Recensione cannibalePer fare un buon horror spesso non serve molto. Non servono viaggi improbabili in località esotiche dove tutti (o quasi, di solito almeno una fighetta si salva) i personaggi verranno inevitabilmente sbudellati e/o martoriati uno dopo l’altro. Per realizzare un buon film di paura a volte serve solo un semplice elemento, perché dov’è che si annidano tutte le nostre paure più profonde e intime?Esatto, in casa.
Insidious ci porta dentro le pareti domestiche di una villetta come tante di una tipica famigliola felice americana: due giovani genitori, due bimbi maschi, una piccola poppante in culla. Sembra l’attacco di Paranormal Activity 2 e invece a girarlo è il regista di Saw - L’enigmista. Sì, sto parlando del primo film di una serie che poi si è replicata e sputtanata all’infinito; però la prima pellicola originale era assolutamente notevole, originale e non a caso ha segnato la strada per molti, moltissimi torture movie successivi. Un film dall’atmosfera opprimente quasi quanto l’altro punto di riferimento del genere, Cube - Il cubo, e che pur essendomi piaciuto non lo faccio rientrare tra i miei horror preferiti in assoluto, talmente angosciante l’ho trovato.Comunque il regista James Wan è uno che sa il fatto suo e, dopo l’interlocutorio ma comunque valido Dead Silence, è ora tornato in splendida forma e a fare davvero paura. Non sottovalutate infatti il titolo: Insidious è un film davvero insidioso, quindi ocio!
L’inizio è tipico di quelli delle pellicole sulle case infestate e il proseguimento può ricordare una versione aggiornata di Poltergeist. Però Insidious ha un’identità sua, sia a livello visivo con una fotografia e dei mostri parecchio inquietanti, che a livello narrativo. Non sarà una pellicola che rivoluziona il genere o racconta una storia mai narrata prima, ma riesce ad essere avvincente dall’inizio alla fine, quindi preferisco non svelarvi nient’altro.
Notevole la colonna sonora, perfettamente paurosa, e bene pure il cast (cosa che in ambito horror non mi capita molto spesso di sottolineare): Rose Byrne della serie Damages è il volto ideale per fare la tipa terrorizzata, Patrick Wilson in tutte le sue apparizioni ha sempre un “non so che” di naturalmente inquietante, così come la vecchina Lin Shaye riesce a mettere paura al solo vederla, sarà che è apparsa come l’unica persona al mondo più abbronzata di Carlo Conti in Tutti pazzi per Mary (era la proprietaria del cagnetto che martoriava e veniva martoriato da Ben Stiller). Angoscianti pure i bimbetti presenti e anche Barbara Hershey, dolce (seee, più o meno) mammina di Natalie Portman ne Il cigno nero.
Certo, per rimanere coinvolti e sconvolti da un horror con la sua buona componente paranormale dovete essere ben predisposti e creare la giusta atmosfera per la visione, perché se lo guardate alla leggera potreste finire col bollarlo come la solita cagata. Però sbagliereste, perché questo è uno degli horror meglio realizzati e più fottutamente spaventosi degli ultimi tempi. Una botta di tensione pura: che strippata! Anzi, per dirla con Mia Wallace/Uma Thurman in Pulp Fiction: cazzo che botta, che botta cazzo!(voto 7/8)