Instamonth Marzo

Da Gynepraio @valeria_fiore

Continuano i miei pazzi pazzi esperimenti su Instagram, aiutati questo mese da 2 importanti accadimenti:

  • L’ingresso di un nuovo specchio del selfie, acquistato in saldo in un Brico Center e strategicamente collocato nella seconda -attualmente inutilizzata- camera da letto.
  • L’arrivo della primavera, che sicuramente mi rende socievole come Venerdì quando vide Robinson Crusoe, ma che offre maggiori opportunità di uscire. Laddove uscire significa andare a correre al mattino presto senza rischiare l’assideramento, e quindi fotografare pezzi di città disabitata. Inizierei quindi l’instamonth marzo da lei.

#torinoèlamiacittà. Angoli del centro di Torino, fotografati all’alba e col fiatone. Pur non essendo una brava paesaggista, sono le foto che hanno ottenuto più like, assai più dei miei selfie. Ne deduciamo che la mia città è molto bella? O che io sono un soggetto così così? Preferisco pensare la prima.

Ponte della Gran Madre, Conservatorio G.Verdi, Insegna burlona di agenzia immobiliare, Piazza San Carlo

#selfie. In effetti, ho molto da imparare.

Assemblea di condominio, sorriso post parrucchiere, provini in coda al semaforo

#throwbackthursday. Siccome vergognarmi dei miei selfie a 33 anni (l’ho scritto, vero, che il 24 marzo è stato il mio compleanno?) non bastava, ho pensato di continuare a scavare nel torbido. Solo di giovedì, per fortuna.

Padre trentenne in motoscafo, Everglades in Florida, mise carnevalesca da servetta, io poser nel 1992

#ootd. (Che vorrebbe dire Outfit of the day, visto che mia mamma me l’ha chiesto). Ho finito di indossare i miei vestiti di merda, ho comprato quattro cosette, ma soprattutto ho uno specchio dei selfie, che dio lo benedica.

Mise “Non è la rai”, Mise impiegatizia, Mise Lady oscar, Mise Quaderno a righe di quinta, Mise scosciata, nuovi acquisti Cos, Mise Natale a Cortina, Mise Hansel Mc Donald

#farecose. Il rischio che io passassi tutto marzo in casa a farmi selfie era concreto, ma sono riuscita comunque ad alzare il culo e mettere il naso fuori.

Mostra Primo Levi presso Palazzo Madama, Giro al Mercato dell’Antiquariato Gran Balon, Corsa cittadina Just the woman I am, Lezione di Keynote all’Apple store, Mostra fotografica “Al fronte” presso Museo del Cinema, Viaggio in auto verso il Canavese

#blog. Ho scritto 6 post in un mese, il che mi fa tornare in mente i miei antichi propositi sull’assiduità e sulla ridefinizione delle priorità (es. investire meno tempo nella lettura dei blog altrui e più ore nella scrittura del mio). Quello di offrire un’anteprima fotografica (Una preview? Uno sneak peek? L’inglese ne sa) dei contenuti di Gynepraio è una delicatezza che ho mutuato dalle grandi blogger internazionali e che, inaspettatamente, ha creato un piccolo travaso di pubblico dal Instagram al web. Anche se, devo ammettere, la maggior parte dei miei followers su Instagram sono miei parenti, amici lettori del blog, e non viceversa. In ogni caso, mi sono cimentata con Canva, che al momento padroneggio ad un livello molto grezzo. Ad un livello, diciamo, Powerpoint.

Adesso per favore andate a leggervi gli arretrati, su.

#food. I miei esperimenti sono stati molto limitati, anche perché se mangio troppo divento un bufalo in 3-2-1 ho lavorato tantissimo. Io detesto la primavera, ma per dover di cronaca ammetto che la frutta della bella stagione spacca. Aspetto al varco le ciliegie.

Welcome package del “Magorabin”, prime fragole, pelacarote tautologico, torta di mele, vellutata di zucchine, minimuffin, vellutata di pomodoro fuori stagione, quiche di carote

#casa. In questo mese, come si deduce dalle foto, mi sono dedicata alla conquista del bagno di voi-sapete-chi, ottimo sia dal punto di vista funzionale che cromatico. Poco da stupirsi, infatti gliel’ho arredato io.

Angolo vinili e fonovaligia, letture notturne, prodotti scelti in base al colore, bagno caldo con candele, prodotti scelti in base all’inutilità

Se siete rimasti abbacinati dalla bellezza di questi collage, il mio profilo Instagram è @gynepraio. Se volete seguirlo, io sono felice. Sarò felice di seguirvi a mia volta o di seguire chi vorrete segnalarmi, se mi sembrerà un bel profilo. Se le mie foto vi fanno schifo, fomentate la lite e commentate pure, che in primavera c’ho il dente ancor più avvelenato. Buon aprila a tutti.


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