Spesso i nostri amici a quattro zampe vanno incontro a cardiopatie. Mentre nel cane queste si presentano con sintomi evidenti nel gatto spesso sono asintomatici ,avvolte un pelo opaco, un intestino che non funziona bene o una semplice astenia nasconde una cardiopatia.
Non faro’ una trattazione sulle varie cardiopatie ma bensi’ sulle problematiche diagnostiche e terapeutiche.
Da tempo in veterinaria si fa uso avvolte abuso degli aceinibitori oltre che betabloccanti ,diuretici ,calcioantagonisti ecc
Va pero’ricordato che questi farmaci vanno prescritti solo dopo una diagnosi accurata ed un monitoraggio che prevede ecocardiografia elettrocardiogramma e non ultimo misurazione della pressione.Si ricorda inoltre che molti di questi farmaci abbassano la pressione arteriosa ,di conseguenza anche la filtrazione renale puo’ subire delle alterazioni da qui l’importanza di monitorare la qualita’ e quantita’ della produzione urinaria.
Ma fino adesso niente di nuovo ! va pero ricordato che soprattutto in medicina naturale vanno sostenuti i vari organi escretori quali fegato reni intestino polmone e cute,infatti in un soggetto cardiopatico l’irrorazione degli organi spesso e’ alterata con disfunzioni o ipofunzione d’organo.Un esmpio e’ l’intestino che in soggetti cardiopatici la parete puo’ essere alterata con cattivo assorbimento e un sistema immunitario alterato .E’ di regola infatti migliorare la funzionalita’ intestinale e la flora con probiotici e un’alimentazione facilmente assimilabile e di alto valore nutrizionale,lo stesso dicasi per la pelle che spesso e’ opaca con escoriazioni facile preda di infiammazioni e infezioni,spesso questi pazienti migliorando la funzionalita’ cardiaca migliora la circolazione periferica e quindi anche la pelle
L’importanrte che i farmaci vanno dosati non solo in base al peso ma anche in relazione alla sensibilita’ individuale ed alla funzionalità degli organi deputati alla propria escrezione.Iniziare sempre con il minimo dosaggio ,alcune razze hanno una maggiore sensibilita’ rispetto ad altre quindi il dosaggio va monitorato nel tempo e prevede aggiustamenti in relazione ad cambiamenti di temperatura ed a patologie che si incontrano nel tempo .
Avvolte c’e’ un uso spropositato di aceinibitori in soggetti con insufficienza renale ,avvolte in questi pazienti si puo’ avere un rapido peggioramento della sintomatologia con aumento dell’uremia e creatinemia per alterata filtrazione renale.I farmaci vanno quindi somministrati in quei soggetti dove e’ possibile fare un controllo completo della funzionalità cardiocircolatoria.
L’uso di drenanti e antiossidanti migliorano la sintomatologia nel soggetto cardiopatico dando anche una migliore risposta al farmaco per la cardiopatia.
Dott Alessandro Prota
Medicina Naturale Veterinaria
Chirurgia Veterinaria
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