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Insurgency – Recensione

Da Videogiochi @ZGiochi
Recensione del 28/02/2014

Cover Insurgency

PC TESTATO SU
PC

Genere: Sparatutto

Sviluppatore: New World Interactive

Produttore: New World Interactive

Distributore: Digital Delivery

Lingua: Inglese

Giocatori: 32

Data di uscita: 22/01/2014

VISITA LA SCHEDA DI Insurgency

Pro-1Un'esperienza punitiva... Contro-1... Forse fin troppo per i novizi del genere

Pro-2Grafica e sonoro ottimizzati al massimo

Pro-3IA nemica tre spanne sopra la nostra

L’accavallarsi di uscite ormai è cosa consueta ogni mese e riuscire a capire cosa differenzi un titolo da un altro è difficile se ci si accontenta di osservare qual è la copertina meglio riuscita, quale casa di sviluppo è più famosa e quale il genere più apprezzato. Negli ultimi anni spesso e volentieri ci troviamo davanti a videogame sviluppati da studi indipendenti, volenterosi e pieni di idee. Partendo da qui, oggi vi parleremo di Insurgency che vi regalerà un’esperienza punitiva; uno sparatutto tattico ideato partendo da una mod uscita tempo fa per il Source Engine.

Insurgency Evidenza

GLI ORDINI LI DO IO

Parlando di sparatutto tattici, sono pochi i prodotti che ci balzano alla mente, ma quelli che ricordiamo sono titoli del calibro di Arma, un vero e proprio simulatore di guerra. Purtroppo o per fortuna i titoli che hanno reso grande questo genere sono poco conosciuti dal popolo giocante meno informato, e tutti noi sappiamo che sono tanti quelli che si limitano a giudicare un gioco dalla copertina. Quindi, mentre titoli come Call of Duty e Battlefield si susseguivano di anno in anno, aumentando le schiere dei propri fan presi più dall’odio per la controparte che dal divertimento in sé, prodotti accurati e meno sponsorizzati come appunto Insurgency potevano prendere forma in tutta tranquillità, senza la pressione dei media sulle spalle del team. Questo ha dato modo ai ragazzi di New World Interactive di creare un titolo davvero ostico con un gameplay realistico. Andiamo con ordine. Insurgency è un gioco tattico che beneficia di un realismo atto a rendere il gameplay più che difficoltoso. Si avrà la possibilità di scontrarsi tra giocatori e IA, e videogiocatori reali, in mappe dettagliatissime e sufficientemente ampie da contenere fino ad un massimo di 32 soldati. Tutto questo, condito da ben sette modalità differenti che vedranno i giocatori procedere a testa bassa, sfruttando le coperture per conquistare obiettivi utili per la buona riuscita della missione. Ciò che rende il titolo effettivamente difficoltoso è l’incredibile lavoro di realismo svolto per rendere le bocche da fuoco devastanti quanto lo sono nella realtà. Infatti, oltre ad affrontare un’IA realmente intelligente capace di portare a termine azioni tattiche da film hollywodiano, i giocatori dovranno fare i conti con l’estrema letalità delle armi; basteranno pochissimi colpi per rendere inoperativo il vostro avatar, costringendovi a rimanere fermi per qualche minuto, in attesa del respawn. Respawn diverso dal solito infatti, perché non si tratta di un tipico recall post mortem che vi garantirà di giocare per tutta la partita, ma di una serie di limitatissime rinascite che vi daranno frustrazione, più che un attimo di respiro, in attesa della nuova immersione nella battaglia urbana di Insurgency.

Per restare vivi e portare a termine gli obiettivi non sarà necessario lanciarsi a capofitto nello scontro, cercando di saltare e scivolare per evitare i colpi nemici – queste scene ridicole i ragazzi di New World Interactive le hanno lasciate a videogame più blasonati – ma sarà necessario restare in costante contatto con il leader del gruppo. Un leader che avrà il compito di indirizzarci verso coperture, o di sparare contro bersagli specifici, con il semplice utilizzo di un menu radiale richiamabile in qualsiasi istante di gioco, ma solo dal capogruppo. Un ruolo che come tutti gli altri sarà fondamentale per l’ottima riuscita della missione. È infatti doveroso dire che ogni giocatore avrà un ruolo essenziale nella battaglia, non ci sarà nessun “Rambo” che anche se ad alti livelli si lascerà andare a scatti d’ira, sbucando da un angolo e vomitando proiettili e granate. Anzi, più aumenterà il livello del giocatore e la sua esperienza, più i punti assegnati dalle missioni riuscite saranno vitali per una spesa ponderata e mirata a rendere il proprio avatar veloce nei movimenti, ma letale nel combattimento. Sfortunatamente, questo connubio trova riscontro in pochissimi giocatori che ora affollano i server di Insurgency, giocatori che oggi prediligono una corazza ed un’arma pesante piuttosto che un movimento preciso e scattante. Sarà infatti fattore preponderante per tutta l’esperienza, la vostra capacità di incassare colpi e muovervi velocemente verso una copertura, scordatevi di utilizzare medikit capaci di curarvi tutta la vita in un istante o pastiglie prodigiose in grado di lenire il vostro dolore. Insurgency è quanto di più reale esiste in uno sparatutto Indie ed è per questo che spendere punti per acquistare nuovi pezzi per la vostra arma, o armatura, vi darà dei bonus reali e dei malus ancora più reali. Ossia, un giocatore con armatura pesante ed un mitragliatore con caricatore ampio, mirino ottico e caschetto protettivo all’avanguardia, riuscirà a compiere uno scatto di pochi centimetri rispetto ad un soldato leggero, meno resistente ma anche più scattante e letale. Sarà quindi necessario valutare il proprio stile di combattimento ed adeguarsi a seconda della missione e del team che vi capiterà. Finendo il discorso sull’impatto realistico del gioco, vi diciamo inoltre che a schermo non ci saranno aiuti come una mini-mappa, un cursore di mira o la barra della vita, ma solo poche icone utili per comunicare con i compagni e per tenere sott’occhio i proiettili nel caricatore.

Graficamente il Source Engine fa il suo dovere e gli sviluppatori sono riusciti a dare a tutto l’insieme di mappe, armi e personaggi, un realismo notevole anche sotto un punto di vista audiovisivo. Ci ha sorpreso soprattutto la cura con cui i suoni sono stati resi al meglio in differenti ambienti. Per esempio: se ci troveremo in un casolare circondato da nemici, i proiettili faranno un rumore inizialmente sottile ed impercettibile che poi verrà amplificato dal vuoto della stanza; stessa cosa per gli ordini urlati dai giocatori, secchi e netti se ci troveremo in ambienti ampi, magari all’esterno delle strutture, mentre ovattati ed adeguati all’ambiente se ci troveremo nel bel mezzo di un acceso scontro fatto di proiettili e granate. Graficamente, come già detto, il prodotto è riuscito perfettamente, amalgamando alla perfezione il motore grafico non più così moderno ad una palette di colori che rendono le mappe al meglio. Stesso lavoro per le armi ed i nemici, anche se talvolta ci è capitato di scorgere qualche difetto da poco che rendeva i muri e gli avatar comandati dall’IA quasi fusi tra loro, non permettendoci di vedere al meglio il contorno del nemico, e rendendoci la vita assai più difficile.

Insurgency – Recensione IN CONCLUSIONE
Vincere sarà l'unico vostro obiettivo, portando a compimento la missione e sacrificando meno compagni possibile, risparmiando proiettili e cercando di uscirne sempre al meglio. Questo è Insurgency, un videogame unico ma non innovativo che potrebbe tranquillamente diventare uno degli sparatutto Indie più famosi di quest'anno, soprattutto se la community alle sue spalle sarà pronta a supportarlo di volta in volta. Speriamo che i ragazzi di New World Interactive siano pronti a regalarci nuovi giochi di questo calibro; non sarà famoso o sponsorizzato, ma Insurgency metterà a dura prova le vostre capacità, facendovi ricredere sulle vostre abilità. E speriamo che prodotti come questo non cessino mai di nascere, visto e considerato il numero sempre crescente di videogiocatori convinti che basti imbracciare un fucile e correre senza tregua per giocare ad un vero simulatore di guerra. ZVOTO 8
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