In realtà gli integratori sono fonte non sottovalutabile di effetti dannosi più che benefici, ad esempio :
gli integratori di Calcio ne immettono nell’organismo in eccesso, questo in parte viene espulso con l’urina, ma il restante si accumula nei reni, arterie, fegato, cuore e intestino e l’osteoporosi avanza nonostante l’integrazione.
Sono abbastanza diffusi casi di intossicazione da provitamina A,
secondo uno studio finlandese l’uso di integratori di carotene espone al rischio di tumori al polmone, infarti e ictus;
la vitamina B6 ad alti dosaggi e prolungati può favorire l’ulcera gastrica e la sovra produzione di acido cloridrico;
dosi elevate prolungate di vitamina B 10 possono essere nocive per cuore, fegato e reni;
prendere compresse di vitamina C oltre a quella assunta con il cibo è inutile se in eccesso può predisporre alla calcolosi renale; una sola arancia basta a coprire
il fabbisogno giornaliero e si trova in tutti i vegetali, perciò è impossibile andare sotto la dose consigliata;
i complessi multivitaminici di ferro, rame e manganese favoriscono l’ossidazione dei tessuti e sono potenzialmente tossici, inoltre bisogna considerare che secondo studi scientifici le donne, che per natura hanno minori quantità di ferro nell’organismo, vivono più a lungo degli uomini, perciò tante volte è veramente necessaria l’integrazione?
L’associazione tra ferro e vitamina C a piccole dosi è tossica;
Incompatibilità tra zinco e ferro, perciò è sconsigliata l’assunzione contemporanea (vedi multivitaminici completi);
Gli integratori di selenio non sono necessari in quanto non c’è il pericolo di carenza, anzi sono numerosi i casi di intossicazione tra gli animali da pascolo perché il terreno ne possiede in abbondanza;e anche di intossicazione umana.
Gaobi
tratto da esame sostenuto presso Uni.Psi. Torino.