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Intelligenza numerica nei bambini

Da Caffenero

numericaCos’è l’intelligenza numerica? Come si costruisce o sviluppa? E’ innata o si impara? Quali testi possono essere di riferimento per capirne di più?

Il tema matematica è il mio consiglio di lettura per questo venerdì. 

L’intelligenza numerica è la capacità di manipolare le quantità numeriche, riconoscendole e distinguendole. Avendo a che fare con i bambini, avrete già provato a dare una ciotola di fragole a due fratellini per avere la conferma diretta che è una dote innata (“Lui ne ha più di me!”).

Negli anni sono stati eseguiti molti studi sull’intelligenza numerica (vi suggerisco questo link per approfondire la ricerca sugli studi eseguiti) per arrivare a definire quanto fosse spontanea e innata nei bambini e dove, o meglio quando nella crescita invece sembra ostacolata. Lasciando da parte la ricerca scientifica, arriva infatti il momento in cui molti dicono: “Io con i numeri non vado d’accordo!”

L’antipatia per la matematica è spesso una scusa, almeno negli adulti, per salvarsi in anticipo da eventuali errori. Eppure nei bambini anche piccoli c’è una grande curiosità per i numeri e il conteggio: contano gli scalini di casa, contano a colpo d’occhio le macchinine dei fratelli (che ne hanno sempre una in più), tanto da illudere i genitori di essere “menti matematiche”. Quando svanisce questa sicurezza?

In un libro che vi ho recensito l’anno scorso “La matematica come farla amare” (il post è qui) vengono evidenziati due momenti critici legati al programma (lo studio delle frazioni e l’inizio dell’algebra) e all’età (terza elementare e prima media). Daniela Lucangeli è una docente universitaria che ha studiato attentamente l’intelligenza numerica nei bambini e i punti critici in cui iniziano le difficoltà. Vi consiglio di ascoltare questo video:

Nel video, la Dottoressa Lucangeli anticipa la necessità di individuare delle strategie personali per destreggiarsi tra i numeri. Cosa vuole dire? Lo spiego con un esempio molto semplice: quanto fa 15-8? per trovare il risultato scelgo nella mia mente la strada che mi è più comoda e ho diverse alternative: posso arrivare alla decina e sottrarre il rimanente (quindi 15-5 e poi 10-3), partire al contrario (da 8 a 10 = 2 , da 10 a 15= 5, 5+2= 7).

Da adulti non ci rendiamo conto spesso di quale procedura (strategia) siamo abituati ad applicare nei calcoli a mente. I bambini devono ancora scegliere la loro. Spesso le difficoltà nascono proprio perchè non capiscono la procedura insegnata dalla maestra a scuola. Se i vostri figli hanno imparato a fare le divisione con il quadro a griglie, vi sarete trovati spaesati anche voi (io sono andata in panico!).

L’estate scorsa ho provato uno dei libri scritti per Erickson dalla Dottoressa Lucangeli. Dovevamo trovare un modo per digerire le tabelline e correggere un meccanismo sbagliato per le sottrazioni a mente. Abbiamo sperimentato questo:

intelligenza_numerica_recensione

Intelligenza numerica – vol. 2” di cui potete leggere le prime pagine qui.

Guardando la struttura delle schede capite subito come è impostato: l’attenzione mira a capire bene il concetto, la terminologia corretta, si illustrano diverse strategie (Giorgio arriva alla decina, Lucia ha imparato dei punti di riferimento, ecc.), si provano le varie procedure e si invita il bambino a riflettere in quale si è trovato meglio o se ne ha un’altra.

Così facendo ho scoperto perchè mio figlio sbagliava le sottrazioni. Ci abbiamo giocato andando anche oltre le schede (se cercate “laboratorio matematico” qui nel blog vi compariranno i nostri giochi). Non è semplice aiutare un bambino a ricostruire il procedimento mentale che segue, soprattutto se è ancora piccolo (ai tempi era alla fine della seconda) e sta iniziando a sviluppare il concetto di astratto. Dovrete avere molta pazienza, ma credetemi che sarà il migliore investimento di tempo che potrete fare.

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Prof. Domenico Lenzi


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