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Intensify Pro: migliorare le foto con un click

Creato il 10 aprile 2014 da Macfordummies @MacforDummies

Anche oggi parliamo di un app per Mac dedicata al mondo della fotografia digitale, sviluppata da MacPhun che oramai conoscerete molto bene. Come ho già detto più volte se c’è una categoria di applicazioni che per Mac abbonda è sicuramente quella dedicata alla fotografia; il che è indubbiamente un bene, ma in alcuni casi anche un male perché si rischia di fare la scelta sbagliata di front a alla pletora di opzioni.

Ma non preoccupatevi perché siamo qui per aiutarvi a scoprire Intensify Pro.

Una delle particolarità che deve avere un applicazione, indipendentemente dall’utilizzo, è quella di essere semplice e dotata di un’interfaccia intuitiva, moderna, gradevole e facilmente gestibile. Per chi ha già avuto modo di usare i software di MacPhun, usare Intensify Pro sarà come avere un deja-vu, ma piacevole in quanto lo stile e l’organizzazione dell’interfaccia è praticamente mantenuto identico per la maggior parte della app. Per aprire una foto basta semplicemente trascinarla sopra alla finestra della app, oppure usare l’apposito pulsante Apri; la posizione degli strumenti è nella parte alta della finestra, mentre per quanto concerne gli Stili applicabili, si trovano sulla destra divisi in tre settori, Default, Favorites e Customs. Per semplificare la scelta degli stili in base alla fotografia da trattare, sono stati divisi in categorie ben precise come Architecture, Black & White, Creative, Detail Enhancement, Image Tune, Landscape e Soft.

Bisogna subito dire che il processo di ritocco non è distruttivo, quindi questo ci permette di provare, sperimentare e modificare a piacimento senza per questo perdere il file originale, cosa questa molto importante; esiste poi sempre e comunque la combinazione CMD + Z.
A una prima rapida occhiata Intensify Pro potrebbe apparire come un semplice programma dedicato alla fotografia con una vasta selezione di filtri, certamente regolabili ma nulla di più; invece basta curiosare un po’ di più per vedere che l’applicazione nasconde, ma nemmeno tanto, altre potenzialità come la possibilità di applicare più livelli di mascheratura per definire la zona di azione del filtro o viceversa la zona dove non desideriamo il filtro: è possibile applicare anche un gradiente per sfumare e delimitare la zona di azione del filtro, usare il pannello Adjust per ritoccare manualmente ogni singolo parametro che desideriamo, salvare i preset che abbiamo creato per riutilizzarli su altre foto; i parametri a nostra disposizione sono molti e permettono di personalizzare la fotografia in svariati modi.

Landscape

Sempre nella parte superiore della finestra applicazione troviamo due utili pulsanti che ci permettono di vedere le differenze tra la foto originale e l’edit in corso, semplicemente con un click, oppure dividendo lo schermo a metà per avere sempre sotto controllo il nostro lavoro.

Per testare la velocità e la bontà di Intensify Pro ho utilizzato due tipi di immagini, RAW e tif da circa 50 mb, e devo ammettere che l’applicazione si è comportata bene in entrambi i casi, senza esitazioni nella fase di preview dei filtri; anche il livello qualitativo che si ottiene è assolutamente apprezzabile e di ottimo livello, considerando soprattutto la fascia disprezzo del programma. Esiste anche una versione “normale” di Intensify disponibile direttamente nel Mac App Store che ha vinto il premio di Best Of 2013, che a differenza della versione Pro non ha la possibilità di funzionare come plugin.

Alla resa dei conti mi sento di consigliare assolutamente Intensify Pro soprattutto se avete nel corredo del vostro Mac software come Lightroom o Aperture, che possono funzionare da host per il plugin; è consigliata anche a chi non ha molta dimestichezza con applicazioni di fotoritocco in quanto l’utilizzo è semplice ed intuitivo. Unico difetto se così si può definire, è la mancanza della localizzazione nella lingua italiana.

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