Giunge anche per gli Inter Arma il momento di cimentarsi nella pubblicazione del classico disco interamente occupato da un unico brano: The Cavern, un’opera massiccia che nelle sue ramificazioni si sviluppa per 45 minuti. Forse proprio in questo ep – la cui stesura originale precede quella dei due album già pubblicati – si manifesta in maniera più convinta la natura multiforme della band, che al suo voluminoso sludge/post metal di chiara matrice americana va ora ad affiancare un qualcosa di ancor più psichedelico, dal profilo dinamico e scattante. Tutto sommato i movimenti che compongono il pezzo si integrano bene l’uno con l’altro, dividendosi tra le tipiche bordate metalliche e sezioni più leggere, entrambe però non sempre riuscitissime nel momento in cui vengono inutilmente prolungate, cosa che ridimensiona la portata dell’ep e lo affligge con una certa ridondanza. Il finale riesce a rinvigorire il tutto con un passo deciso, che reinstaura il riffing corposo già sentito nella parte iniziale, dando così un senso di completezza all’intero ascolto. In generale The Cavern interesserà di sicuro il pubblico più affezionato al gruppo, per il resto si tratta di un lavoro parallelo che si può trascurare senza tanti problemi.
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