22 maggio 2010, Inter e Bayern Monaco disputavano la 55ª finale di Coppa dei Campioni (poi Champions League). A spuntarla sono i nerazzurri, cui una doppietta di Milito regala il terzo trionfo continentale. 277 giorni più tardi, il 23 febbraio del 2011, meneghini e bavaresi si ritroveranno di fronte per l'andata degli ottavi di finale. Le cose, in questi nove mesi, sono cambiate e non poco per entrambe: allora egemoni in patria, oggi all'inseguimento di Milan e Borussia Dortmund; i calciatori, invece, rimangono gli stessi («squadra che vince non si cambia», così decisero in estate i proprietari). L'unica novità è rappresentata dal ventunenne Thomas Kraft, che ha rimpiazzato Butt tra i pali dei biancorossi di Baviera.
Individuare gli uomini chiave in una simile partita è sempre difficile, vista l'abbondanza di campioni. C'è il fosforo di Cambiasso e l'ubriacante dribbling di Robben, c'è la visione di gioco di Sneijder ed il fiuto del gol di Gómez, ci sono i cross di Maicon ed i lunghi lanci di Schweinsteiger. Tutto questo, però, c'era anche nove mesi fa a Madrid. Franck Ribéry, invece, era squalificato a causa di un'espulsione rimediata in semifinale contro il Lione. Il fallaccio su Lisandro López gli costò carissimo, ma il funambolo francese non si farà sfuggire quest'occasione per prendersi una - seppure piccola - rivincita sulla storia. Tra le fila dell'Inter, invece, non ci si può dimenticare di Samuel Eto'o. Autentico trascinatore dei nerazzurri nel deludente primo scorcio di stagione, il camerunense ha ritrovato un feeling con il gol smarrito in seguito all'esilio sulla fascia sinistra. Numeri da favola per lui, capocannoniere della Champions League con 7 reti dopo la fase a gironi.
Volutamente celato in apertura, emerge ora il discorso relativo alle panchine. Su quella bavarese van Gaal siede tutt'ora, nonostante le divergenze con i vertici societari dovute agli scarsi risultati ottenuti sin qui. Meritevole invece di una buona quantità di inchiostro è quanto avvenuto all'Inter: essendo Mourinho rimasto a Madrid dopo la vittoriosa finale, Moratti ha scelto Benítez - sponsorizzato da Branca - per la sua successione, ma i risultati sono stati disastrosi. Due trofei in bacheca, la Supercoppa Italiana ed il Mondiale per club, ma la paurosa involuzione dal punto di vista del gioco e dei risultati rispetto all'era Mourinho ha convinto Moratti ad assecondare se stesso e puntare su Leonardo, che quel 22 maggio 2010 seguiva la finale di Champions League da allenatore del Milan. Oggi l'uomo di Niterói pare aver rivitalizzato l'Inter: ritorno al rombo, cui Benítez era ricorso solo in situazioni d'emergenza, e ad una qualità di gioco più che discreta. La verticalità al primo posto, i centrocampisti alla continua ricerca dell'inserimento e Milito ed Eto'o finalmente in coppia in attacco.
PROBABILI FORMAZIONI
Inter (4-3-1-2): Júlio César; Maicon, Lúcio, Córdoba, Zanetti; Stanković, Cambiasso, Thiago Motta; Sneijder; Milito, Eto'o. All.: Leonardo.
Bayern Monaco (4-2-3-1): Kraft; Lahm, Tymoshchuk, Breno, Contento; van Bommel, Schweinsteiger; Robben, Müller, Ribéry; Gómez. All.: van Gaal.
Fonte: Calcio 2000