Giornata dove non si raccolgono solo tre punti, ma dove si mette agli atti una prestazione individuale importante, attesa da tempo ma sorprendente per come si è sviluppata. Era la grande incognita della vigilia Andrea Ranocchia, che tornava in campo da titolare dopo due mesi passati seduto in panchina, mandato in campo per le assenza di Samuel e Juan Jesus, e sopratutto dopo un Gennaio tormentato per lui, forse anche di più visto che il mercato per lui è durato fino a inizio Febbraio.
Lo avevamo auspicato, e lui ha risposto alla maglia dei grandi, giocando una partita attenta, precisa, grintosa è stato in grado di tenere a bada Ciro Immobile, uno di quelli che con l’Inter pare sempre di avere un conto aperto. Risponde finalmente alle critiche piovutigli addosso e fa capire che c’è, ora vuole solo trovare continuità di prestazione per dire all’Inter che può contare anche su di lui. Ma un bravo va a tutta la difesa; dal sempre perfetto Rolando, un muro sul quale Alessio Cerci rimbalza come una palla di gomma, a Hugo Campagnaro combattivo e attento. E si anche Marco Andreolli, Mazzarri ha fatto bene a sottolineare la prova del numero sei, in campo dopo tanti mesi e in grado di dare in pochi minuti tanta quantità li dietro.