Come avrebbe detto il tanto caro ai tifosi nerazzurri Mourinho, per l'Inter quest'anno saranno zero tituli. Siamo ancora in pieno inverno, ma dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia (per mano dell'Udinese) è certo che in questa stagione Zanetti non alzerà nessun trofeo. Non ha tutti i torti Mazzarri quando dice che l'attuale rosa non è ancora in grado di vincere qualcosa, ma aggiungiamo noi: c'è la seria possibilità di vedere l'Internazionale per un altro anno fuori dalle Coppe Europee.
Il ritardo dalla zona Champions appare già troppo grande per essere colmato da questo gruppo di giocatori. Resta disponibile il quinto posto (o il sesto?) per il discorso Europa League, ma anche in questo senso occorrerà darsi una regolata e cambiare marcia. Oltretutto il mercato estivo operato dalla società potrebbe già essere definito un mezzo flop: Belfodil in uscita (non ha mai convinto il tecnico livornese), Icardi con problemi di pubalgia (e troppo concentrato sulla sua vita extracalcistica), e Taider, seppur da poco recuperato, ancora incapace di fornire un apporto significativo alla causa nerazzurra. Se aggiungiamo a tutto ciò le voci su Guarin (uno dei migliori), attirato dalle sirene della Premier, la situazione della Beneamata è particolarmente complicata. La vecchia guardia, rappresentata dai vari Zanetti, Milito, Cambiasso, Samuel e Chivu, ha segnato ormai il passo ed il ricambio generazionale non è riuscito. Il solo Palacio in avanti, le discrete prove di Nagatomo e Jonathan sulle fasce, e il buon apporto in difesa di Campagnaro non possono bastare per ritornare ad alti livelli. L'arrivo di Thohir aveva, in parte, fatto sperare in un restyling consistente, ma per adesso il tycoon indonesiano non sembra intenzionato ad aprire il portafogli (se non per qualche ritocchino).
Nel calcio tutto può cambiare ed è facile essere smentiti, a maggior ragione se c'è un intero girone di ritorno da giocare e tante occasioni per rimettersi in carreggiata (qui di seguito, la pagina che riporta tutte le prossime giornate della Serie A e le relative quote).
L'analisi di Mazzarri sulla partita di Udine, oltre a rivisitare in modo lucido la gara e l'attuale momento negativo, non ha mancato di fare riferimento ai rigori non assegnati alla squadra. Probabilmente ha ragione quando dice che l'Inter è stata penalizzata dagli episodi nelle ultime partite, ma anche i suoi uomini ci hanno messo lo zampino. Il valore del tecnico non si discute, e Moratti lo prese in estate con il chiaro obiettivo di rifondare dalle radici una formazione che veniva da un nono posto in campionato. Adesso però a Mazzarri spetta il compito di dimostrare che questo non è un altro « anno zero » per i nerazzurri.