La Juve con sette titolari fuori; vince contro un Inter spensierata e forse ingenua.
Basterebbe rivedersi il gol del vantaggio della Juve, papera di Handanovic, oppure il colpo al volo di D’Ambrosio che spreca un bellissimo cross di Shaqiri. D’Ambrosio si libra in aria colpendo la palla in una specie di “bicicletta” che in vantaggio di tre gol a zero sarebbe entusiasmante. Purtroppo non eravamo sul tre a zero.
Poco da dire sulla papera di Handanovic che ha salvato mille volte la porta nerazzurra in questi anni; se ne andrà e non gli vorrò mai del male.
L’azione che ha portato al rigore per i bianconeri è stata avviata da una palla indietro suicida di Medel, Vidic non ha anticipato Matri che si è involato e l’inglese con la lentezza di un bradipo lo ha perso per poi recuperarlo in area facendo il più classico dei falli da rigore più rosso. L’arbitro gli ha voluto bene e gli ha dato il giallo.
Brozovic ha tentato due volte di segnare, la prima volta gli ha “rubato” il gol Icardi e la seconda il guardalinee che ha segnalato un fuorigioco inesistente. Peccato che la, oramai vecchissima, regola del “in doubt no flag” in Italia non venga mai applicata all’Inter se non in occasione di chance per l’avversario di turno.
Il resto un gran turbinare di passaggi, di pizzini che non ha portato a nulla se non ad una piacevole sensazione che questa squadra qualcosa di più avrebbe potuto fare in una stagione, l’ennesima, mediocre.