«Non è 'la partita'. Ci sono tre punti in palio, pensare in maniera diversa sarebbe da provinciale». ....«Deve tornare ad essere una partita normale, una tappa per crescere ulteriormente. L'Inter resta favorita per lo scudetto, non sono le prime otto partite a cambiare le gerarchie. Ha ancora l'ossatura che ha dominato in questi anni in Italia e in Europa. Le loro lamentele arbitrali? Noi pensiamo in casa nostra, ognuno ha i propri problemi».
Su Vucinic:
«Sono contento dell'atteggiamento e della voglia che ci sta mettendo. Preferisco che l'attaccante lavori per la squadra, sarà il gioco a risaltare le caratteristiche del singolo. Mirko sta facendo grandi cose».
Carica ai tifosi:
«Dopo il gol di Jovetic per una decina di minuti sullo stadio era calato il silenzio e questo non deve capitare. Non solo dico per piaggeria, ma perché è un dato di fatto: i tifosi per noi sono sempre stati il 12° uomo in campo e devono continuare a esserlo in ogni gara, per tutti i 90 minuti. Domani giocheremo a San Siro, ma il nostro atteggiamento non cambierà e finora infatti è sempre stato lo stesso, sia in casa che in trasferta. So che nel giudicare una partita si guarda più al risultato che alla prestazione, ma io come allenatore devo analizzare le partite in modo diverso e non posso che essere soddisfatto di quanto hanno fatto finora i miei ragazzi».