Inter, la storia in breve di una squadra da amare

Creato il 11 marzo 2015 da Sportnutrizione

“Amala pazza Inter amala, è una gioia infinita che dura una vita, pazza Inter amala” così cantano i tifosi di questa squadra che ha regalato loro tante gioie e dolori. 

Com’è nata la squadra dell’Inter

9 marzo 1908 – Un gruppo di dissidenti del “Milan Cricket and Football Club”, sicuramente per colpa di un’insoddisfazione generale per la situazione in cui si trovavano, decidono di ritrovarsi in un ristorante nel centro di Milano per “fantasticare” sulla fondazione di una nuova società. Questo perché volevano riuscire a lavorare con dei criteri diversi rispetto a quelli a cui erano stati abituati con il Milan e, soprattutto, meno rigidi. Sarebbe importante sicuramente ricordare tutti i nomi dei soci fondatori presenti a quella cena, in quel ristorante che solitamente a quel tempo era frequentato da intellettuali, ma in questo articolo ne ricorderemo soprattutto due: Giovanni Paramithiotti, che divenne il primo presidente, e il pittore  Giorgio Muggiani che, invece, assunse la carica di segretario e, cosa non meno importante, inventò lo stemma dell’Inter che conosciamo tutt’ora, le sigle “FCIM” intrecciate in un campo d’oro chiuso da due cerchi, uno nero e uno azzurro, che rappresentano i colori della notte e del cielo. Si dice, quindi, che la squadra dell’Inter sia nata da una costola del Milan nel 1908.

Rinaldo Bianchini: il trombettista neroazzurro

Quando si parla di “squadra di calcio” ci vengono in mente anche tutti i tifosi che ogni weekend, o ad ogni campionato, vanno in trasferta per seguire e incoraggiare tutti i calciatori che fanno parte della loro squadra del cuore. L’Inter, di certo, non dimenticherà mai un tifoso per eccellenza: Rinaldo Bianchini. Quest ultimo ha tifato per loro per una vita, usando tutto il fiato che aveva in gola, suonando una tromba, per incitarli. In campo e fuori lo conoscevano tutti e le radio ne parlavano di continuo (in particolare Bruno Pizzul). Il centrocampista dell’Inter degli anni ’70/80, Giampiero Marini, ha affermato “Lo ricordo con tanta simpatia. In campo noi giocatori sentivamo la sua tromba come segnale per caricarci o per festeggiare. E’ stata una persona che ha lasciato il segno nella storia dell’Inter”.

Date da ricordare

8 settembre 1928: in questa data ricordiamo la nascita della società sportiva Ambrosiana. Le direttive impartite dal regime fascista costringono la società a cambiare nome e ad abbandonare i colori neroazzurro. Fortunatamente nel 1932 tutto si sistema e viene concesso alla società di prendere il nome di A.S. Ambrosiana-Inter.

Campionato 1958/59: la partita finisce con il risultato di Inter 4 – Lazio 0. Ma la persona che ha lasciato tutti senza fiato in questa partita è Antonio Valentin Angelillo che segna il suo 33° gol e stabilisce un record imbattibile: 33 gol in 33 partite di campionato.

Campionato 1976/77: Facchetti segna gol della vittoria contro la Sampdoria (è stato l’ultimo dei suoi 59 gol segnati in serie A. La partita finisce con Sampdoria 0 – Inter 1.

Torino 16 aprile 1961: il presidente dell’Inter, Angelo Moratti, si infuria con il sistema e decide di voler comprare i migliori giocatori, a qualsiasi prezzo, pur di vincere 5 scudetti di fila. La società compra Suarez, Jair, Burgnich, Peirò, Szymaniak, Hitchens e diventa la “Grande Inter”. Di scudetti, però, ne hanno vinti tre.

24 febbraio 1963: l’Inter vince lo scudetto e il Milan la Coppa dei campioni.

6 novembre 1949: questa data verrà ricordata per il derby più entusiasmante di sempre. Partita Inter contro Milan che, alla fine, è finita 6 a 5 per l’Inter. E’ stato un derby decisamente combattuto che i tifosi hanno apprezzato con il cuore che balzava in gola ad ogni gol.

5 maggio 2002: una data che i tutti i tifosi dell’Inter vorrebbero dimenticare. L’Inter non vinceva uno scudetto da 13 anni e, a una giornata dalla fine, era in vantaggio di un punto sulla Juventus e due sulla Roma. Contro la Juventus riuscirono a restare in vantaggio ma nell’ultima partita contro la Lazio, un calciatore dell’Inter fece un errore clamoroso che li portò alla sconfitta.

22 maggio 2010 L’Inter  si aggiudica la  Champions League battendo 2-0 i tedeschi del Bayern Monaco, spezzando un digiuno lungo ben 45 anni.

Questa che vi abbiamo riportato è la storia in breve dell’Inter. Ricordatevi di seguire sempre e comunque la vostra squadra del cuore, prendete l’esempio dal signor Bianchini…dimostrate che i tifosi e il calcio di una volta esistono ancora!


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