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Inter: Materazzi adesso vuole anche lo scudetto del 2002....e poi?

Creato il 05 febbraio 2011 da Juveincampo

materazzi.jpgMaterazzi, intervenuto ieri sera al Chiambretti Night, tra i vari argomenti sostenuti ha parlato di : scudetti "rubati" ( dall'Inter.....forse...), Benitez, Mourinho, Benitez, Costacurta, Balotelli e Ibra. per frtuna poi è stato mandato in onda un videoclip con gli interventi più "belli" di Materix.........no comment!!!!

Scudetti "rubati" ( dall'Inter...forse...):

«La Juve rivuole gli scudetti? Non devono chiederlo a noi. Io mi riprenderei quello perso il 5 maggio 2002».....«quattro o cinque partite precedenti alla sfida contro la Lazio c'è stato qualcosa di poco chiaro».
Mourinho:

«Mi sentivo già un paio di mesi prima della partita di Madrid che sarebbe andato via gli dicevo spesso di rimanere e però vedevo che aveva scelto di affrontare una nuova sfida dopo aver vinto tutto»....«mi viene da ridere a guardare le lacrime al saluto con mourinho dopo la vittoria in Champions.... pensa se avessimo perso. Certe emozioni comunque le devi vivere». ....


Costacurta:

«Una volta Costacurta mi disse che avrebbe messo una taglia su di me quando durante una partita a Perugia feci male a Maldini e Dugarry. Ho provato anche a confrontarmi con lui, ma nonostante vivessimo entrambi a Milano non c'è mai stata l'occasione. Mi ha sempre ribadito il discorso della taglia. Eppure anche Costacurta ha fatto molti falli. Io non sono un santo, ma neppure un finto prete. Volevamo vincere entrambi».
Balotelli e Ibra:

«Con Mario abbiamo litigato tante volte, ma ce le siamo dette sempre in faccia Una volta, con il suo atteggiamento indisponente in campo, aveva fatto arrabbiare Ibra che voleva menarlo nello spogliatoio. Balotelli riuscì a salvarsi solo chiudendosi in bagno e perchè insieme ad alcuni compagni riuscimmo a frenare l'ira di Zlatan».

Benitez:

«Non voglio parlare di lui»..... «è acqua passata, ora c'è un altro allenatore. Non ho il dente avvelenato con lui, anche con Mourinho giocavo poco. Dico solo che in un gruppo solido bisogna dare più attenzione a chi non gioca rispetto agli undici che scendono in campo».


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