Il primo dato che mi viene in mente è che l’Inter di Mazzarri colleziona il diciottesimo pareggio su 45 match di campionato. Sinceramente non mi sembra un buon risultato.
Il secondo dato che mi viene in mente è che la migliore Inter, di questo avvio di stagione, non va oltre il pari contro un Napoli remissivo. Pareggio venuto dopo essere andati due volte in svantaggio.
Dopo sette giornate siamo a dieci punti dalla vetta, ma nessuno pensava di poter lottare per lo Scudetto. Forse qualche inguaribile sognatore, ma non certo chi guarda il calcio con un occhio quanto meno obbiettivo. Più abbordabile il traguardo del posto Champions, preliminari per carità e non di più, e da questo i nerazzurri distano sei punti. In molti sostengono che l’Inter non ha una rosa competitiva come se per il campionato italiano ci volessero i famigerati top player che invece in Italia non ci sono. Il punto è che difficilmente si può sostenere che; Samp, Udinese e Verona abbiano una rosa più interessante e competitiva della nostra. In fondo neanche la Lazio oppure il Milan hanno una rosa interessante visto che i rossoneri hanno una difesa ridicola ed un centrocampo farcito di scarponi di prima grandezza. Certo bisogna ammettere che la Lazio ha Lotito e questo a maggio peserà di certo.
Ho tenuto esclusa la Fiorentina da questa lista non solo perché ha gli stessi nostri punti, ma anche perché senza Rossi e Gomez, e con Cuadrado e Borja Valero a mezzo servizio, credo che non siano competitivi come credevano (e credono) di essere.
Perciò mi domando come mai l’Inter sia già a sei punti dal terzo posto dopo appena sette giornate.
Per quanto riguarda il match contro il Napoli, mi è piaciuta la voglia che i nerazzurri hanno messo nel primo tempo. Il pressing altro e quel minimo di manovra che si è vista. Purtroppo tutto si è ridimensionato nel secondo tempo dove la squadra si è racchiusa nella propria trequarti in attesa che il Napoli segnasse il suo inevitabile gol.
Mi sono piaciuti Medel, Palacio il resto molto meno. Kovacic si da un gran daffare, ma non ha ancora la personalità di prendersi la palla e non passarla al compagno più vicino. Gioca troppo in orizzontale anche per colpa dell’immobilità degli attaccanti, ma spesso mi sono chiesto se gli attaccanti sanno che movimenti fare, se Mazzarri gli ha “insegnato” come vuole che si muovano in avanti e non solo indietro in copertura. Vidic che regala a Callejòn la palla del primo gol mi fa un po’ pena ricordandomi come giocava nella sua difesa a quattro di un grande Manchester U.