Amburgo, Chelsea e Valencia hanno dimostrato che l’Inter di Mazzarri ancora è lontana dall’essere una realtà. Per ora è ancora e solo un progetto in divenire. Per correttezza è da registrare che le italiane “grandi” in questo week end sono naufragate in toto; visto che il Napoli ha pareggiato con l’Arsenal e perso secco con il Porto segnando due gol ed incassandone ben cinque nei due match. Visto pure che il Milan in poco più di trenta minuti ha beccato cinque gol con il Manchester City, risalendo un po’ la corrente segnandone tre ed ha poi perso secco contro il Chelsea beccando due gol. La stessa Juve ha brillato poco con l’Everton ed è naufragata con gli “alieni” del Galaxy.
Detto questo l’Inter in tre match (quelli più sopra ricordati) ha segnato un gol (Amburgo) ed in totale ha sul groppone sette gol come se non fosse cambiato nulla dalla scorsa sciagurata stagione. Ammetto di non aver visto i match, ma dalle cronache si evidenzia il nulla più nero che azzurro. Mazzarri ha a disposizione calciatori che non sono fenomeni in nessuna parte del campo, ma in difesa meno che mai escludendo Handanovic che è sempre super. Un ex fenomeno è Samuel che si è appena stirato proseguendo quel suo specialissimo percorso di infortuni muscolari (ma non solo) che da sempre lo affliggono. Nel dicembre del 2007 si infortuna e rimane fermo fino alla stagione successiva, rientra infatti nel novembre (2008) successivo. Nel novembre 2010 si infortuna gravemente e torna in campo nel maggio 2011. Nel 2012 si stira altre tre volte e nel 2013 ha gravi problemi al tendine di Achille ed ora di nuovo fermo per l’ennesimo infortunio muscolare. Ha 35 anni ed è fresco di rinnovo. Per molti, non per i dirigenti nerazzurri e per i tifosi con i paraocchi, il rinnovo del contratto di Samuel è un suicidio e pensare di fondare la difesa a “tre” su di lui è da ottusi.
Il centrocampo, che dovrebbe impostare gioco e coprire la difesa, ancora non ha ricevuto rinforzi. Probabilmente ne riceverà, ma per ora non ce ne sono tracce se non bufale come quella su Nainggolan divenuto poi Taider per finire al giovane e modesto Wallace che verrebbe in “regalo” dal Chelsea. Insomma per ora nulla di buono per un centrocampo che pensare di fondare ancora su Cambiasso è da malati.
In ultimo la promessa/minaccia di Zanetti che ancora non sa se il prossimo sarà finalmente l’ultimo anno in cui lo vedremo in campo, spesso trascinandosi senza vergogna. L’unico reparto che sembrerebbe a posto è l’attacco ed invece si scopre che il dinamico duo (Branca/Ausilio) ci sta per propinare Gilardino, roba da matti tenuto conto anche che Mazzarri giocherà sempre con Milito (dal 2010 ad oggi si è fermato ben otto volte) e Palacio (dal 2010 fermo per sei volte) a meno si infortuni sempre dietro l’angolo visto la “tenera” età dei due che assieme fanno 65 anni. Ma si sa che Walter Mazzarri si affida quasi esclusivamente ai “vecchioni” della rosa e cosi si capisce perché l’incompetente Moratti lo ha preso.
Per ora nessuna nuova dal fronte vendita della società; Moratti in una lunga intervista spiega il perché della cessione. Intanto però non si trova accordo con Thohir e cosi non si può spendere per comprare normalissimi calciatori come Nainggolan o Taider, non si hanno certezze societarie e l’incertezza porta sempre cose brutte. Interessante e curiosa la buffonata di Pellegrini Ernesto autoriesumatosi dall’oblio.
Handanovic l’unica speranza