La classifica è praticamente la stessa per le milanesi, ma le squadre per me sono diverse.
Anche contro il Toro il gioco è lento, ma stavolta l’Inter non ha rinculato per il campo come contro l’Empoli. Abbiamo occupato la metà campo granata, piantato le tende fatto la doccia e cenato. I tre punti li ha presi il Toro nel modo più classico che regala forse solo il calcio, un classico hollywoodiano.
La prestazione dei nerazzurri può essere letta come una stucchevole esibizioni di passaggi innocui o qualcosa che va costruendosi in maniera forse troppo lenta. Per esempio Kovacic deve stare vicino alle punte, almeno cosi riferiva il bordocampista, ma per tutto il match è come affogato in mezzo al campo più o meno sulla trequarti. Se partisse da più dietro,come lui tentava di fare e Mancini lo “infamava”, sarebbe meglio o no? Oppure se Obi lo usi in un ruolo che non è il suo e già di per se non è Obi un fenomeno neanche nel suo ruolo, è giusto? L’ecatombe di difensori, l’assenza di Nagatomo, però ci sono alcune mosse di Mancini che non le capisco. Lo stesso Guarin che si impegna davvero al cento per cento, ma come è possibile che giochi sempre visto che conclude poco o nulla? Contro il Toro dopo 20 minuti del primo tempo è sparito.
Non vorrei che queste “forzature”di uomini in ruoli fosse solo un modo per far vedere che per il suo gioco lui ha bisogno di tizio e quello che c’è non va. Io credo che in una situazione deficitaria, come è questa stagione, si debba far buon viso a cattivo gioco. Di allenatori intransigenti ne abbiamo esonerato uno poco tempo fa.
Detto questo la costruzione secondo me è più avanzata e positiva di quello che la classifica dica. È impossibile centrare il preliminare di Champions, la finale di Europa League sarebbe già un grandissimo risultato anche se devi poi vincere per andare in Champions. Cosa resta? La Coppa Italia che potrebbe essere l’unico obbiettivo abbordabile. Vedremo.