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Inter vs Roma. Realismo gnoselogico.

Creato il 09 febbraio 2011 da Calciosofia
Il carattere innovatore di Leonardo si rifà indubbiamente alla filosofia di Locke e non emerge soltanto nell'ambito dei problemi teoretici ( far giocare l'Inter alla Mourinho, ala Benitez, alla brasilera), ma anche in quello dei problemi pratici ( come mettere in campo la formazione giusta per interpretare alla meglio i disegni teoretici.
Questo è risultato chiaramente nella partita di S.Siro con la Roma ( 5 a 3).
E' la stessa impostazione centrale della libertà che per qualcuno verte tutto sulle volizioni mentre per Leonrdo essa può essere risolta solo se è impostata nella sfera delle cose che il calciatore può "fare" non in quella delle cose che il calciatore può "volere".
Dunque il giocatore dell'Inter può-deve "fare" un gol in più rispetto a quelli incassati. Così il gioco spumeggiante e audace in attacco deve "fare" di più rispetto al gioco metodico e lineare della difesa.
Una volta stabilito in modo inequivocabile questo punto fermo possiamo constatare che le idee di Leonardo sono suggerite per due vie: "sensazione" e "riflessione". Cioè istinto ed esperienza (esperienza più di calciatore che di allenatore)
Quando l'intelletto si è una volta provveduto di queste idee semplici, ha il potere di ripeterle (7 vittorie su 8 partite) compararle e unirle fino a una varietà quasi infinita.
Ed è così che l'Inter si è avvicinata minacciosamente ( -5 con una partita in meno) alla capolista Milan. Sognando un altro triplete.

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