L’importanza dei tre punti conquistati dai nerazzurri è fondamentale come l’apporto di Palacio in fase realizzativa. Come l’Inter; il Toro aveva la difesa rimaneggiata, le ultime tre giornate contro Juventus, Sampdoria e Inter ha sempre perso e non ha segnato neanche un gol subendone quattro. L’ultima vittoria è stata a Verona il 17 febbraio.
Dunque non una grandissima impresa battere i granata in casa; ma tant’è l’Inter di questa stagione si deve accontentare di piccole soddisfazioni che lentamente la stanno portando d un passo dal quarto posto ora occupato dalla Fiorentina che è si più forte dei nerazzurri, ma con gli infortuni prima a Gomez e dopo a Rossi, non ha mai potuto schierare l’attacco titolare.
I critici, gli esperti hanno decretato che nel match contro il Torino il migliore dell’Inter è stato Cambiasso ed il dramma è che è vera questa affermazione. Non solo; hanno pure visto un Hernanes che ha fatto faville, a tali esperti son bastati due tiri verso la porta per andare in solluchero. Io no, io sinceramente continuo a vedere nel “profeta” un lento calciatore anche per un campionato “lumaca” come la Serie A.
In attacco ci dobbiamo sempre aggrappare alla treccina di Palacio, ha prima impegnato Padelli con un colpo di testa dettato da un bel cross di Guarin e poi ha segnato (al 30esimo) su triangolo volante con Cambiasso che riceve da Palacio e con un delizioso lancio pesca lo stesso Palacio in area che con un colpo a sensazione, sempre di testa, insacca e tutti a chiedersi se voleva segnare o rimettere al centro. Ma chi se ne frega? Poi lui nel dopo match dice che voleva segnare.
Il Toro ha fatto pochissimo, quasi mai pericoloso e molto rinunciatario per tutto il match in particolare nel primo tempo. L’Inter ha guidato le danze per larghissimi tratti del match, ma con un fraseggio noioso e spesso inconcludente. Non mi sembra che questa volta ci sia stato il solito torto arbitrale ed è già una bellissima cosa. La manovra, il gioco o chiamatelo come volete, latita sempre ed i nerazzurri non credo siano mai stati cosi noiosi nella loro storia.
Continuo a pensare che Maxxarri non sia l’allenatore giusto per costruire qualcosa, ma io non conto nulla e vedremo cosa ne penserà Thohir a giugno.