Giovanni Tizian giornalista della Gazzetta di Modena e collaboratore di Repubblica e l’Espresso, è stato più volte minacciate dall’ndrine. Il nome di Tizian , si apprende dalla lettura di diversi articoli online, sarebbe emerso dalla telefonata fra il presunto capo della banda, Nicola Femia e l’imprenditore Guido Torello.
Femia si lamentava degli articoli che Tizian scriveva sulla “Gazzetta di Modena” evidenziando i legami di Femia con la criminalita’ organizzata calabrese. “O la smette o gli sparo in bocca”, dice Torello.
Le minacce sono state registrate anche nell’ambito dell’inchiesta Slot machine condotta contro la ‘ndrangheta. In una telefonata, si legge, si sentirebbe proprio “Spariamo in bocca a Tizian”.
Nell’operazione condotta magistralmente dalla guardia finanza di Bologna, si è scoperto che la criminalità organizzata truccava video slot machine truccate e di gioco online.
Nel ravennate a gestire l’organizzazione era un elemento legato all’ndrangheta. . Le fiamme gialle dall’alba hanno iniziato a eseguire in tutta Italia 29 ordinanze di custodia cautelare (l’accusa è associazione a delinquere) e mettendo sotto sequestro beni per oltre 90 milioni di euro.
(23 gennaio 2013)