Sarà presto pronto il piano urbanistico di Luanda e della sua provincia: lo ha annunciato il governatore locale, Graciano Domingos, specificando che le nuove destinazioni d’uso dei terreni della capitale e dell’area circostante “sono praticamente definite”.
Il nuovo piano permetterà di risolvere, secondo le autorità, numerose questioni critiche, prima tra tutte quella dell’appropriazione illegale di terre: sarà però essenziale, a questo proposito, un miglioramento del catasto in modo da rendere possibile la riscossione di quanto dovuto dai proprietari dei terreni come tasse o imposte.
Le trasformazioni urbane che le nuove destinazioni d’uso porteranno inevitabilmente con sé, tuttavia, rischiano di avere un impatto sulla popolazione di una città che, oltre a essere quella con il costo della vita più alto al mondo, almeno per gli stranieri, ospita anche un gran numero di poveri, spesso in insediamenti informali: due terzi dei sei milioni di abitanti, infatti, vivono con meno di due dollari al giorno.
Per far fronte alla questione ed evitare un afflusso insostenibile di popolazione dalle province, ha spiegato Domingos, sarà necessario creare delle occasioni d’impiego nelle aree circostanti: il funzionario ha dunque auspicato la creazione, a 100-150 chilometri dalla capitale, di “centri agroindustriali” che svolgano questa funzione.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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