Mattina. Ora del pit stop al cicciotto.
"Di vieni che cambiamo il pannolo" si, io credo ancora che chiamandolo venga spontaneamente.
"Di, su, cambiamolo sto pannolino che pesi una tonnellata in più" Niente, non si volta neanche.
E okkei, ti prendo di peso.
Sul fasciatoio ovviamente tragedia greca (la classe non è acqua e chissà da chi avrà mai preso). A un certo punto però la situazione cambia. Si prende la testa tra le mani, stringe gli occhi. Proprio come quando è palese che gli fa male qualcosa.
Io che come avrete capito, non sono per niente ansiosa (no non è questo il punto che fa ridere) inizio con le domande a raffica.
"Cicciotto, ma cosa hai, stai male?"
"....."
"Dai Di, dimmi si o no. Ti fa male la testa?"
"....."
"Uffa Di, su che hai? Perchè ti contorci così?!?"
"....."
A un certo punto un dubbio però si insinua nella mia testolina, non proprio sveglissima ancora.
"Cicciotto, mi starai mica prendendo per il culo?" (ehm si mi è scappata...)
"Shiiiiii" e ride O_O
Grasse risate anche dall'altra stanza.
Si, stamattina è andata decisamente meglio, era da un po' che non si rideva così di gusto tutti insieme da queste parti.