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Intermezzo: dopo una lunga giornata di lavoro.. [il buon giorno, talvolta, non si vede dal mattino]

Creato il 30 gennaio 2014 da Lafenice
Intermezzo: dopo una lunga giornata di lavoro.. [il buon giorno, talvolta, non si vede dal mattino]
Sto aspettando che la moka mi prepari il caffé: che ci volete fare, la mia minuscola Bialetti Break è una a cui piace "prendersi il proprio tempo".
Vorrei leggere un pò, per ingannare l'attesa e per svagare la mente dalla giornata, ma proprio non riesco a concentrarmi su una singola parola che sia una: è come se il mio cervello avesse detto "Basta, smettitela, non ne posso più!". Così scrivo un pò: non conosco modo migliore per scaricarmi un pò!
Vedete, quella di oggi è stata una giornata strana, una di quelle giornate in cui ti svegli al mattino, sembra essere tutto così normale che quasi ti verrebbe voglia di tornartene nuovamente a dormire - dopotutto "il mondo può sopravvivere per qualche ora anche senza di me!" - ma poi stai per farti una bella spremuta di arance tarocco e.. ti volti d'improvviso verso il tavolo.. la tua vista periferica capta una macchina scura sul bianco del legno PULITO.. e poi capisci che una gatta poco simpatica ha deciso di fare colazione con te. Meglio, ha deciso di guardarti con quei suoi occhi da piccola fiammiferaia (che odio completamente, dato che - puntualmente - cedo ad ogni sua richiesta) per poi osservare la sua ciotola di croccantini. Guarda te, poi i croccantini, te ed i croccantini finché tu, stupido sapiens dalla mente troppo semplice per arrivarci subito, capisci: vuole l'umido, non più i croccantini.
Ed ecco che, stranezza delle stranezze, tu non cedi, almeno per una volta. Tu no, ti volti completamente, brandendo il bicchiere arancione in mano, la guardi con aria di sfida e inizia il grande dibattito.
- eh no Luna, porca di una miseria. ci sono dei gatti che muoiono di fame te ne rendi conto? -
- maoooooo. maoooooo! - fa lei, senza scomporsi.
- con questo cosa vorresti dire? sono io la breadwinner, sono io che decido cosa mangi -
lei tace, poi guarda la piadina con un pizzico di nutella che stringo in mano. Nei suoi occhi posso leggere il biasimo. la guardo anche io. il mostro del senso di colpa mi divora: ma che razza di padrona degenere sono? La lascio a acqua e crocchette mentre io vado a piadina e nutella?
"fanculo Elena" mi dice Phen, la mia ragione "tu hai bisogno d'affetto. Lei di essere meno viziata". In pochi istanti il senso di colpa scompare: Phen ha ragione e mi legittima a continuare sulla mia linea.
- non ti azzardare a guardarmi così, eh! Questi sono i risvolti negativi della cattività, ragazzina! -
Detto questo, scende dal tavolo e, muovendo i fianchi come soltanto Shakira sa fare, prende su e va di sopra, nella nostra piccola camera da letto.
Insomma: tornando alla frase di apertura, definirei quella di oggi come una di quelle giornate in cui il buon giorno, sicuramente, si vede dal mattino: litighi con la tua gatta e, paff. Un mondo di nervi e tigna ti si spalanca davanti.
Ed invece no: arrivi in ufficio, fuori diluvia e ti lavi perché non hai l'ombrello. vai a mangiare dai tuoi, le All Star ai piedi e paff, prendi l'unica pozzanghera in un raggio di qualche chilometro. Vai a prendere il caffè nel bar e parcheggi l'auto praticamnete nel mezzo della strada. arrivi in ufficio, il pc si impalla, hai tante cose da fare e poco tempo, ti ritrovi a pensare a cosa mangiare la sera stessa nella pausa sigaretta e.. scoppi a ridere. ridi come se non ci fosse un domani, ridi in modo così forte che la pancia ti fa male (e qualcuno rischia di prenderti per scema) ma.. tutto d'un tratto arriva l'illuminazione.
Oggi il bicchiere era mezzo pieno. A prescindere da ogni altra cosa. e allora.. va tutto bene. Va sempre tutto bene!
Buona giornata amici, e buona fortuna a tutti!

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