Internet aiuta il dialogo ma attenti al lato oscuro

Da Psicoterapeutico

Professor Pietropolli Charmet, psichiatra, una ragazza si suicida e c’ è già chi è pronto ad accusare i social network. Facebook e Twitter sarebbero i nuovi responsabili, con la loro potenza virale scatenano violenze senza controllo. «La Rete ha la grande capacità di creare relazioni, di connettere gli adolescenti che oggi fanno della connessione un valore supremo. I social network sono in grado di creare rapporti anche profondi, gratificano ma fanno anche soffrire, tutto dipende dall’ uso che se ne fa, è come per la televisione o i cellulari». Non c’ è un rischio più potente, non governabile, in questi mezzi? «La prepotenza,i dispetti, ci sono sempre stati, credo però che oggi sia aumentata l’ importanza che gli adolescenti danno al gruppo.

C’ è una maggiore precocità sociale, che inizia già alle elementari, le relazioni hanno più peso. Questi ragazzi sono figli di mamme che lavorano, che hanno bisogno di figli autonomi, di ragazzi che abbiano una rete di rapporti complementare alla famiglia. Il gruppo ha più importanza di prima». E cosa succede quando il gruppo si incontra in Rete? «Non c’ è solo il lato positivo – l’ amicizia, lo scambio – c’ è anche un lato oscuro, quello dell’ alienazione, della violenza, questa è presente soprattutto tra le ragazze». Vuol dire che internet è l’ arma preferita delle bulle? «È un mezzo tipico delle ragazze, la parolaè uno strumento femminile, può sfociare nella calunnia, nello scherno quando si individua una vittima. Non ho dubbi, il cyberbullismo di stampo femminile può avere esiti molto crudeli».

Per leggere l’intero articolo, cliccare qui

Fonte:  La Repubblica


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :