Mi spiego meglio. Nell’articolo sopra menzionato, parlavo della mia esperienza con una malattia che non conoscevo e del panico avuto prima di conoscerla e della necessita’ di avere informazioni, e come in quei momenti Internet fosse divenuta per me la Bibbia, ricercando informazioni e solidarieta’. Il tutto ovviamente non a chiarire i dubbi, ma solo ad aumentarli, ad alimentare paure e incertezze, facendo sentire tutti i sintomi del caso, anche quelli che non si hanno.
Ora leggo che e’ stato fatto uno studio su quanto i “malati” chiedano a Internet maggiori specifiche, prima e dopo essere stati dal proprio medico. In verita’ lo studio parla di quanto sia consultato il web in seguito alla venuta a conoscenza di un cancro, di quante informazioni aggiuntive si cerchino, di quanta condivisione sia importante e quanto si ricerchi un attestato alla percentuale di guarigione.
Dallo studio viene fuori che questa spasmodica ricerca nasce perche’ forse il medico e’ stato poco esaustivo, soprattutto quando ci si trova di fronte ad un male definito “incurabile” o con percentuali di successo basse, ma comunque in generale cio’ di cui si lamentano i pazienti e’ sempre la superficialita’ con cui la maggior parte dei Doc comunicano le cose e le informazioni a contorno.
Cosa ancora piu’ curiosa e’ che per casi piu’ banali, addirittura il 60% delle persone intervistate sostituiscono il proprio medico di base con internet, e quindi affidandosi a cure fai da te o al massimo condivise in rete.
Cosi’ in pratica il confronto sui social network, la nascita di gruppi con le stesse patologie, lo scambio di opinioni su medici e terapie e’ sempre piu’ usuale, senza pero’ capire una cosa fondamentale secondo me. Ogni storia e’ singolare, e non si puo’ mettere a rischio la propria salute consultando un sito.
Come si puo’ essere sicuri di cio’ che viene riportato? come ci si puo’ affidare al tal de tali di turno? non a caso i pochi siti in cui le risposte sono rilasciate da chi si firma Dott., suggeriscono comunque, dopo la risposta, di consultare comunque sempre un medico.
I miei amici medici saranno gia’ pronti a replicare che noi “malati” siamo troppo scoccianti e troppo prolissi, ma forse quel mal di testa, e’ il mio mal di testa, e vorrei la massima attenzione anche solo per quello.
E voi che esperienza avete?
Massi